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E' successo a Houston, presso il data center del provider americano "The planet" dove, alle 16.55 (9.55 ora italiana) del 31 maggio 2008, a causa di un cortocircuito, un'esplosione ha buttato giù ben tre pareti di impianti elettrici, distruggendo cavi e causando un incendio che ha lasciato due piani della server farm senza corrente elettrica.
Nessuna persona è per fortuna rimasta ferita e, nonostante nessun server sia stato fisicamente toccato ne dall'esplosione ne dal conseguente incendio, la mancanza di corrente ha buttato fuori dalla rete 9000 server di oltre 7500 clienti tra cui, per quanto ci tocca da vicino, alcuni dei server del provider italiano altervista.org.
Per rendere a pieno le dimensioni catastrofiche dell'accaduto, basti pensare che solo alle 12.50 del 2 giugno è stata data l'autorizzazione, da parte degli ispettori dei vigili del fuoco, per il ripristino della corrente elettrica e che, ancora ora, 3 giugno 2008, la cosa non è ancora completamente risolta in quanto comunque molti dei server sono di nuovo raggiungibili ma solo grazie ad un generatore di corrente autonomo.
Da encomiare comunque l'atteggiamento tenuto da The Planet che, sul proprio forum (attualmente molto affossato e quindi quasi irraggiungibile, ma per seguire la storia dell'evento si può fare riferimento alla versione "leggera" del forum) , ha dato degli update ogni 15 minuti riguardo allo stato del problema, fosse anche, in alcuni post, solo per dire che non vi erano aggiornamenti rilevanti della situazione.
Quindi se da una parte c'è una situazione inevitabile, dall'altra c'è l'encomiabile lavoro dei tecnici di The Planet, al lavoro ininterrottamente da quattro gioni.
Pollice verso invece per alcuni utenti del provider italiano che hanno, come al solito, iniziato a lamentarsi per il disservizio come se altervista, o anche The planet avessero qualche responsabilità in merito ad un evento del tutto inevitabile.