Oggi il turnover dei cellulari è veramente enorme. Si cambia cellulare perchè il display si rompe, perchè è uscito un modello più veloce o con fotocamera più figa e via cosi.
Ma domani potrebbe non essere più cosi e, nel momento volessimo aggiornare il nostro cellulare basterà cambiare un pezzettino e mettere quello più aggiornato.
E' quello che promette Phonebloks, idea olandese, con supporto di Motorola e altre aziende del settore.
L'idea non è sciocca anche considerando il fatto che ognuno potrà configurare il proprio cellulare come più gli aggrada scegliendo i blocchetti più adatti. Se sono un fotografo sceglierò una fotocamera tosta, se ho bisogno di batteria magari sacrificherò un po' di spazio disco ma avrò un cellulare sempre al pieno della carica e cosi via. Inoltre gli stessi blocchetti funzioneranno su cellulari, tablet e cosi via.
Il progetto si trova in fase di startup all'interno di Motorola ma, e questa è una grossissima novità, uno dei vincoli posti da chi ha avuto l'idea, è che comunque Motorola deve rilasciare tutto in modalità opensource e che deve esserci una grande interazione tra chi internamente progetta e la comunity di modo da ascoltare critiche, lamentele, suggerimenti durante l'intera fase di sviluppo.
Che forse il futuro non sarà di iPhone o Android ma di Phonebloks?
Il 27 Ottobre 2012, LinuxDay a Teramo, presenterò una realizzazione, fatta in casa, di una WiiLD ossia di una lavagna didattica, interactive board per gli anglosassoni,
realizzata utilizzando il controller Wiimote della console di gioco Wii.
Per ora ho realizzato la sola cosa che mi mancava, la penna ad infrarossi. Già in passato mi ero cimentato con la realizzazione di una penna ma con scarsi risultati
mentre, questa volta, con un po' di calma, la realizzazione è stata molto più pulita
e sono riuscito addirittura a nascondere la batteria all'interno del corpo del pennarello
Ho già testato la penna con un wiimote utilizzando la distribuzione linux WiildOs.
Adesso, il mio prossimo passo e tentare di utilizzare due controller Wiimote in modo da evitare il cono d'ombra causato dal corpo dell'operatore di fronte alla lavagna che, nel caso di un solo Wiimote, può bloccare la visuale della penna al controller interrompendo la lettura della posizione del cursore sulla lavagna. Stay tuned.
La storia ha dell'incredibile ed il filmato mi ha fatto venire i brividi. Stiamo parlando di Luke Geissbuhler e del piccolo figlio che, ad agosto di quest'anno hanno fatto qualcosa che, per me, è veramente fantastico.
Hanno collegato una telecamera Go Pro Hero HD ad un pallone meteorologico e l'hanno lasciata libera di svolazzare nell'etere. La telecamera ha sopportato venti di 160 Km/h, temperature di 60 gradi sotto zero e una velocità di caduta di oltre 240 Km/h ma, cosa più strabiliante è che, dopo 70 minuti dal lancio, ha raggiunto la stratosfera alla bellezza di ben 35 Km di altezza prima che il pallone scoppiasse.
E poi direte voi? Beh, attaccata alla telecamera vi era anche un piccolo paracadute cosi la telecamera è stata recuperata intatta. E come l'hanno ritrovata, direte voi? Genialata!!! Attaccata alla telecamera c'era un iPhone e usando il GPS integrato e questo servizio online che permette di tenere traccia per l'appunto di un iPhone con GPS attivato, sono riusciti a tenere la telecamera sotto controllo.
I momenti più belli del filmato? Quando la telecamera esce sopra il tetto di nuvole, il rumore di interferenza dell'iPhone che cerca di agganciare inutilmente i satelliti GPS, il vento a oltre 150 Km/h che fa ribaltare telecamera e poi la calma della stratosfera prima della caduta.
Peccato solo che a due minuti dall'atterraggio la batteria della camera non ce la fa più a reggere, forse per il freddo, lasciandoci con l'amaro per la mancata ripresa dell'atterraggio.
Godetevelo tutto.
Beh, a questo punto, chi sa dove si può acquistare un pallone meteorologico?
Tutti voi riconoscerete l'oggetto sulla destra. E' il Wii Remote Controller detto anche Wiimore, il "telecomando" con cui si gioca alla console Wii.
Ma non tutti riflettono spesso sulla tecnologia che c'è dietro questo evoluto controller che, grazie ad un sensore sensibile ai raggi infrarossi ed un preciso accellerometro, permette di rilevare esattamente la posizione del Wiimote rispetto allo schermo, l'inclinazione e i suoi movimenti.
Infatti, grazie a tutta questa tecnologia presente al suoi interno, qualcuno si è chiesto se non fosse possibile utilizzare i dati ricavati dal Wiimote per farci altro che giocare.
Tutto deriva da uno studio di Johnny Chung Lee, un ricercatore che sta attualmente lavorando in Microsoft al progetto "Natal" che è riuscito a realizzare una semplice interfaccia nel linguaggio .NET, per interfacciarsi con il WiiMote.
Quello che ho realizzato oggi, sulla base di quanto fatto da Johnny, è un proof of concept di come, usando il sensore ad infrarossi presente all'interno del Wiimote, due LED a infrarossi montati su un paio di occhialini che fanno le veci della barra sensore della Wii, sia possibile tracciare accuratamente la posizione della testa in funzione dello schermo.
Questo permette virtualmente di trasformare il monitor dello schemo in funzione del punto di vista dell'utente realizzando dei mondi virtuali a tre dimensioni che si adattano alla posizione della testa. Il monitor si adatta e reagisce ai movimenti della testa e del corpo come se fosse una vera finestra su di un mondo virtuale realizzando una illusione realistica di profondità e di spazio 3D.
Se siete interessati ad una dimostrazione pratica di come un gioco possa diventare utile, penso di portare questo esperimento all'OpenDay che si terranno il 30 di maggio, presso i laboratori nazionali del Gran Sasso da far vedere al pubblico.
Intanto eccovi un breve video di una telecamera, posta sulla mia testa, mentre mi muovo, con addosso gli occhialini, davanti ad un monitor con un software di riconoscimento della posizione realizzato da Johnny.
Questo invece è il video dell'esperimento di Johnny Chung Lee compreso di spiegazioni (in inglese).
Per chi non lo sapesse, da oltre cinque anni, ho un computer come autoradio per ascoltare la musica e fare altre cose. Se mi cadete dalle nuvole a questa notizia, prima di procedere vi consiglio di dare un'occhiata all'articolo che illustra la costruzione del mio carputer che ho chiamato "Neobox" all'interno della mia vecchia Fiat Brava nel 1994 e, successivamente il trasferimento dello stesso nella mia nuova Lancia Musa avvenuto nel 1995.
In realtà da quest'ultimo articolo alcune cose erano cambiate. Avevo infatti temporaneamente sostituito Windows 98 con Linux per motivi di stabilità perdendo però la possibilità di usare la radio, il GPS e altro. Inoltre, utilizzando Amarok come interfaccia per la musica, avevo si guadagnato la possibilità di cercare canzoni particolari, ma avevo perso l'interfaccia comoda a pulsanti enormi del software da me sviluppato.
Successivamente, tentato dalla stabilità di Windows XP, sono ritornato con successo al mio software sotto Windows XP. C'era però da dire che, ad esempio, la scheda radio, rimossa nel passaggio a Linux, non era mai stata reinserita e il GPS era poi rimasto inutilizzato per la mancanza di software e mappe aggiornate per PC.
E' a questo punto che giungiamo nel presente per raccontarvi brevemente di un balzo in avanti nell'uso del mio computer da auto. Abbandonato da tempo la speranza di modificare e ampliare il mio software di gestione per motivi di tempo, ho recentemente deciso di provare uno dei software disponibili sul mercato.
Ed è infatti da circa un mese che stavo testando la versione 2.0 di un software per CarPc che sembrava ben fatto. Domenica, visto il rilascio della versione 3.0, l'ho scaricato e ho deciso di acquistarlo.
Il software in questione si chiama Centrafuse e mi è costato, al cambio € 54,00 ma li vale tutti.
Nel video sotto potete vedere l'utilizzo che ne faccio come player MP3 che permette non solo di ascoltare ovviamente la mia collezione di musica in MP3 ma anche cercare per titolo, autore, album e cosi via.
Mi permette di vedere i video, le immagini presenti sul PC e, cosa fantastica, si collega come auricolare del mio iPhone e mi permette di usare il vivavoce tramite un microfono collegato alla scheda audio del PC abbassando automaticamente l'audio della musica. Inoltre importa correttamente l'intero elenco di contatti già presenti sul mio iPhone.
Mi permette di riascoltare finalmente la radio in auto ma non solo. Flippato dalle varie possibilità di questo software ho collegato al PC la mia Creative Live Motion inutilizzata e quindi ora ho in auto anche una camera posteriore che mi aiuta nei parcheggi.
Inoltre, come si vede anche nel video, essendo la webcam motorizzata la posso spostare a piacimento per raggiungere i punti posteriori più nascosti.
Mancherebbe il discorso navigatore GPS ma, per questo argomento, vi do appuntamento ad un altro articolo su questo blog.
Ero rimasto veramente deluso dal mio tentativo di realizzare una softbox ossia una luce con un diffusore davanti in modo da ridurre l'effetto puntiforme della luce e rendere quindi più "soft" le ombre.
Alla fine dopo alcuni tentativi ero giunto ad utilizzare il diffusore mostrato in un mio precedente post con una lampada alogena su un trepiedi di quelle che si trovano nei vari centri commerciali ma la cosa non mi soddisfava in quanto avevo dovuto adattare la struttura ad "X" che reggeva il diffusore fissandola con dei bulloni nella parte posteriore della lampada e, anche cosi, la struttura non era per niente stabile e tendeva comunque a flettere verso il basso.
Oggi, armato di una nuova lastra in polionda, ho tentato di trovare delle alternative valide e, alla fine, abbandonado la struttura dello scheletro ad X, sono riuscito a realizzare la struttura sotto
che oltre ad esse molto stabile e resistente è anche facilmente rimovibile, svitando il perno centrale
Le due fascette bianche che si vedono in basso a sinistra, nella prima foto, servono solo a ridurre a zero la flessione verso il basso della lastra che comunque rimaneva sufficientemente al centro della lampada anche senza.
Tutte le foto di quest'ultima e delle precedenti softbox su Google Picasa
Un'altra realizzazione, questa volta veloce veloce, per la serie "il magico mondo del plexiglass".
Questa volta abbiamo due piccoli oggettini, un display LCD e un relais che vanno collegati ad un sensore di accesso presso la Micso. Solo che non si riesce a trovare un posto dove poggiare questi due componenti.
L'idea è quella di ricavare un piccolo soprammobile in plexiglass da piazzare di fianco al monitor della nostra segretaria di modo che lei possa sempre vedere chi sta entrando in Micso.
Il risultato è questo qui
semplice e di facile realizzazione. Alla fine due ore di lavoro spese bene per un risultato utile, funzionale e di grande effetto.
Frase storica di mia moglie:
Ma che fai, stavolta non ci metti nessun led ad illuminare il plexiglass?
Forse non ci credevo neanche io visto che spesso e volentieri progetti più lunghi di qualche giorno di lavoro vengono irrimediabilmente teletrasportati nel "MondoDeiSeEDeiMai", ma questa volta pare proprio che ce l'ho fatta. Ecco l'oggetto del mio desiderio
il telo verde. Ovviamente la voglia di montare il tutto è stata grande e subito mi sono messo all'opera per ricoprire lo scheletro in legno con il telo verde
Il risultato finale è questo qui
Ovviamente non potevano mancare due esperimenti, uno fotografico
e l'altro cinematografico
Ovviamente c'è ancora tanto lavoro da fare. Come potete vedere mancano ancora adeguate luci per rendere lo sfondo sufficientemente uniforme da eliminare, in post-produzione, tutti i pixel verdi ma siamo sulla buona strada.
Continua la realizzazione del SoftBox. Ho finalmente aggiunto gli anellini al multionda e collegato il tutto
Il risultato finale è ottimo esteticamente e strutturalmente parlando ma, purtroppo l'uso non è soddisfacente perchè il multionda è comunque troppo opaco
Ho provato ad usare una lastra riflettente ma non è lo stesso soddisfacente.
Comunque ritengo che la lampada da 25W che dovrebbe fare luce per una come 130W non è sufficiente e penso che ripiegherò quindi per i classici faretti alogeni, molto più potenti ma, dato che produrranno molto più calore, sarà da capire come attaccagli intorno il SoftBox.