Ott 29

Riferimenti per le slide di BLSD

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Tempo di lettura: < 1 min

Una lista dei riferimenti a studi e documenti usati per le slide di BLSD

Nov 29

Utilizzare i fattorini del cibo nella rianimazione cardiopolmonare?

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Tempo di lettura: 2 min

Nell'arresto cardiaco, la defibrillazione precoce è l'atto salvavita principale. Avere un defibrillatore (DAE) e persone che sanno eseguire una corretta rianimazione cardiopolmonare (RCP) nei pressi di un evento cardiaco aumenta esponenzialmente le possibilità di sopravvivenza della persona in arresto cardiaco.

A Milano ci sono oltre 800 DAE disponibili al pubblico. Ma ci sono anche oltre 3000 food-rider, i fattorini che, tutto il giorno, in bici, trasportano il cibo sulle strade milanesi per i vari Just Eat, Deliveroo, Glovo e affini.

Allora l'idea, per certi versi geniale è quella di usare i food-rider per mandarli sul luogo dell'evento cardiaco come first responders.

Distribuzione di defibrillatori pubblici a Milano

A questo scopo l'idea prevede di fornire loro un'app che, se distanti meno di un chilometro dall'evento, li avverte dell'evento, del defibrillatore più vicino e chiede loro se vogliono e possono intervenire.

La formazione dei food-rider nell'esecuzione di un corretto BLSD consentirebbe loro di fornire manovre salvavita alle vittime di arresto cardiaco.

Tra i vantaggi di affidarsi a loro sono la conoscenza delle strade, la capacità di attraversare aree pedonali e la maggiore velocità di movimento attraverso il traffico che non sarebbe facilmente raggiungibile dalle ambulanze durante le ore di punta.

Si prospetta anche la possibilità di fornire direttamente ai food-rider che partecipano al progetto dei DAE  e offrire biciclette gratuite da usare per il lavoro e per l'eventuale intervento.

Tutto questo è stato proposto con una "lettera agli editori" su Resuscitation
da Tommaso Scquizzato, studente di medicina e sviluppatore dell'app LiveCPR.

Resuscitation è uno dei maggiori mensili che si occupa di rianimazione cardiopolmonare, giornale ufficiale di ERC, l' European Resuscitation Council.

LiveCPR è una app per iPhone che fornisce indicazioni visuali su come eseguire una rianimazione cardiopolmonare.


Ott 15

Linee Guida ILCOR 2015 sulla rianimazione cardiopolmonare

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Tempo di lettura: 3 minCatena della sopravvivenza OHCA 2015Oggi, dopo 5 anni, si riunisce ILCOR per la revisione 2015 delle linee guida sulla rianimazione cardiopolmonare.

Quello che segue è un elenco dei documenti attualmente disponibili che saranno usati durante la sessione plenaria per la definizione delle nuove linee guida 2015. Sulla base di questi documenti trovate qui anche le modifche che ho trovato rispetto al protocollo 2010.

Aggiornerò questo elenco di volta in volta come trovo nuovo materiale

Per ora, per chi vuole, può approfondire su:

Qui invece un elenco, in progress, delle novità che sto trovando leggendo i vari documenti

  • AHA - Due catene della sopravvivenza, una extra-ospedaliera (OHCA) e una intra-ospedaliera (IHCA)
  • AHA - Uso dei social network per convocare eventuali soccorritori nelle vicinanze di un arresto cardiaco. Questa è una cosa epocale secondo me. Da uno studio svedese sembra che vi sia un aumento significativo delle RCP iniziate da testimoni contattati via cellulare da una rete di soccorritori registrati a un sistema informatizzato. Visto il basso rischio e i potenziali benefici, AHA consiglia l'implementazione di tali sistemi. WOW
  • AHA (laici/OHCA/IHCA)- La frequenza delle RCP è ora definita come: da 100 a 120 compressioni al minuto. Quindi siamo passati da 100 al minuto (2005) a almeno 100 al minuto (2010) a da 100 a 120.
  • AHA (laici/OHCA/IHCA) - La profondità è sempre di 5 cm ma ora è stato aggiunto, non superiore a 6 cm
  • AHA - Consiglia di dotare i luoghi pubblici affollati di DAE e personale formato. Era ora.
  • AHA (laici/OHCA) - Nel processo di supporto ai testimoni di un ACC,  gli operatori di centrale devono far riconoscere anche il respiro agonico e, nel caso, attivare le opportune procedure.
  • AHA (laici/OHCA) - Tutti i soccorritori non professionali DEVONO fornire alle vittime di arresto cardiaco ALMENO le compressioni toraciche. (OHCA) Se poi il soccorritore non professionale ADDESTRATO è in grado di praticare le respirazioni di soccorso, compressioni e respirazioni DEVONO essere fornite con un rapporto 30:2 (maiuscole mie)
  • AHA (OHCA) - Questa è una aggiunta epocale ma che purtroppo cozza contro le nostre attuali leggi. Per i pazienti con dipendenza nota o sospetta da oppioidi non coscienti e senza respirazione normale ma con polso è ragionevole che soccorritori NON PROFESSIONALI, ADEGUATAMENTE ADDESTRATI, oltre a fornire il BLS standard, SOMMINISTINO naloxone intramuscolare o intranasale. Non so se mi spiego come stanno avanti. La motivazione, oltre agli indubbi vantaggi è che, nel 2014, negli USA, la FDA ha approvato l'autoiniettore di naloxone per l'utilizzo da parte di soccorritori non professionali.
  • AHA (laici/OHCA/IHCA) - Viene esplicitamente detto che per consentire una piena riespansione della parete toracica i soccorritori devono evitare di rimanere appoggiati sul torace tra una compressione e l'altra
  • AHA (laici/OHCA/IHCA) - Rimosso il testimoniato/non testimoniato!!!! Come è disponibile un DAE lo si usa subito eventualmente continuando le RCP durante l'applicazione delle placche e fino a che il DAE non è pronto ad analizzare il ritmo.
  • AHA (laici/OHCA/IHCA) - Non so se è una vera modifica ma nel 2010 mi sembra che nel riconoscimento dell'ACC ci fosse solo la rilevazione del polso entro 10 secondi mentre ora, tra parentesi c'è che è possibile la verifica simultanea del respiro e del polso nei 10 secondi
  • AHA ACLS (OHCA/IHCA) - La vasopressina è stata rimossa dall'algoritmo
  • AHA ACLS (OHCA/IHCA) - Nel caso di ritmo non defibrillabile l'adrenalina può essere somministrata da subito
  • AHA ECG (OHCA/IHCA) - Il personale NON medico FORMATO può effettuare l'interpretazione dell'ECG per determinare la STEMI. Può essere utilizzata altresi l'analisi computerizzata dell'ECG. Questa voce contrasta con la legislazione italiana attualmente vigente.
  • AHA Gravidanza (OHCA/IHCA) - Come evidenziato da un mio precedente articolo, è rimossa la possibilità di inclinare la donna di 30° per evitare la compressione aortocavale ma invece è consigliato lo spostamento manuale dell'utero
Ott 08

Rianimazione cardiopolmonare su donna gravida

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Tempo di lettura: 4 minUno degli spauracchi dei soccorritori è l'eventualità di rianimare una donna incinta per i dubbi relativi agli eventuali danni al feto che potrebbero derivare dall'esecuzione del massaggio cardiaco e dalla defibrillazione oltre che a dubbi sulle eventuali variazioni da porre in essere dovute alla diversa fisiologia di una paziente incinta.

lud a una mano

Left uterine displacement - One Hand

Ma, per fortuna, nell'attesa o forse in preparazione delle nuove linee guida 2015, è appena uscito su Circulation la prima analisi scientifica dell'American Heart Association sulla rianimazione su gravida che racchiude lo stato dell'arte degli studi, delle informazioni e delle linee guida su questo tipo di BLSD.

Il documento è abbastanza lungo ma molto interessante da leggere e contiene tantissime informazioni. Da quelle relative alla formazione del team di emergenza, all'organizzazione di un reparto ospedaliero che debba gestire una gestante con problemi di salute e sulla gestione della rianimazione da parte di un team prettamente sanitario ossia l'advanced cardiac life support (ACLS) su donna gravida.

Io mi soffermerò invece su due aspetti contenuti nel documento che interessano la mia parte medica e la mia parte da soccorritore

  • l'interessante sunto delle modifiche fisiologiche che avvengono in una donna incinta e che coinvolgono la sfera della rianimazione cardiopolmonare,
  • le eventuali modifiche al protocollo BLSD

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Giu 19

Hands only CPR in ILCOR/AHA 2015?

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Tempo di lettura: 2 minAHA-Linee-guida-RCPBLSD-2010.jpgA inizio anno scrivevo che nella nuova revisione delle linee guida, previste per il 15 Ottobre 2015 si potrebbe passare, soprattutto per i soccorritori non sanitari,  da un approccio in cui il soccorritore massaggia e insuffla aria ad uno di tipo CCO, Chest Compression Only ossia con solo compressioni toraciche.

Nell'articolo a inizio anno, mettevo in evidenza il ratio di un tale scelta.

Ma ora vi sono anche altri indizi in giro per la rete che portano in questa direzione.

Innanzitutto, una sezione del sito AHA, dedicata appunto a questa tecnica, la realizzazione di un nuovo video per spiegare questa tecnica

e inoltre, la registrazione, da parte di AHA del dominio HANDSONLYCPR.COM

> whois HANDSONLYCPR.COM

Domain Name: HANDSONLYCPR.COM
Updated Date: 2015-01-29T01:40:53Z
Creation Date: 2013-07-01T04:37:26Z
Registrar Registration Expiration Date: 2016-02-08T05:00:00Z
Registrant Name: American Heart Association
Registrant Organization: American Heart Association
Registrant Street: 7272 Greenville Avenue
Registrant City: Dallas
Registrant State/Province: TX
Registrant Postal Code: 75231
Registrant Country: US
Registrant Phone: +1.2147061507

Vedremo cosa ci riserva il futuro della rianimazione cardiopolmonare, ma ecco però le date certe che ci porteranno alle linee guida ILCOR 2015

2015
October 15, 2015

  • ILCOR Consensus on Science
  • 2015 AHA Guidelines for CPR and ECC
  • AHA/Red Cross Guidelines for First Aid

November/December

  • 2015 Guidelines Highlights (PDF and eBook)
  • 2015 Guidelines Highlights Translations (17 languages)
  • Handbook for ECC for Healthcare Providers (PDF and eBook)
  • Science In-Service
  • AHA Instructor Update Conference at ReSS/SS (November 6, 2015)
  • Instructor Update at ECCU (December 7, 2015)

Stay tuned

Gen 13

In ILCOR/AHA 2015 passeremo dal CPR al CCO?

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Tempo di lettura: 2 minAHA-Linee-guida-RCPBLSD-2010.jpgNelle attuali linee guida sulla rianimazione cardiopolmonare l'appriccio all'arresto cardiaco è di fornire supporto circolatorio e supporto alla ventilazione con un rapporto di 30 compressioni toraciche a 2 insuflazioni. Questo approccio è anche chiamato CPR, CardioPulmonary Resuscitation.

Ma tutto questo potrebbe cambiare nella nuova revisione delle linee guida 2015 passando ad un approccio di tipo CCO, Chest Compression Only. Smetteremo quindi di dare ossigeno ai nostri pazienti in arresto cardiorespiratorio? Per ora non si sa, ma vediamo il ratio del perchè di una eventuale scelta.

L'evidenza è questo studio retrospettivo del 2012 pubblicato su Circulation dal titolo "Chest Compression Alone Cardiopulmonary Resuscitation Is Associated With Better Long-Term Survival Compared with Standard Cardiopulmonary Resuscitation " che ha comparato la sopravvivenza di 1210 pazienti trattati con un approccio CCO verso 1253 trattati con la CPR "classica".

Il risultato, contro ogni aspettativa, è stato che la sopravvivenza è molto più alta nei pazienti trattati con le sole compressioni toraciche rispetto a quelli trattati con l'attuale approccio 30:2. Perchè? Forse questo sta ad indicare che effettivamente nel paziente in arresto cardiocircolatorio sono molto più importanti le compressioni toraciche di qualità e che la più piccola interruzione alle compressioni produce una caduta drammatica della pressione intravascolare creata dal precedente ciclo e che quindi, nel successivo, grossa parte delle compressioni sono perse nel ricreare questa pressione.

Un'altro punto a favore della sole compressioni toraciche riguarda il fatto, spesso asserito, che già le sole compressioni toraciche, andando a comprimere la gabbia toracica, producono, oltre alla voluta compressione del muscolo cardiaco anche una effettiva compressione dei polmoni producendo cosi, ad ogni compressione, una respirazione "passiva" del paziente. Però, uno studio del 2010, sempre su Circulation dal titolo "Validating Effectiveness of Ventilation Generated by Chest Compression Alone in the Model Lung" afferma invece che i volumi di aria creati durante la sola CCO non sono sufficienti a fornire un supporto minimo alle funzioni di base del paziente.

Dove andremo a finire quindi nei prossimi 5 anni di BLSD? Lo sapremo fra breve.

 

Dic 10

Dal ABC al CAB, modifiche dell'algoritmo BLSD dal 2005 al 2010

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Tempo di lettura: < 1 minAHA-Linee-guida-RCPBLSD-2010.jpgDue riferimenti a due documenti divulgativi importanti.

Nel primo documento, datato 2011, c'è un'analisi delle differenze e delle motivazioni delle modifiche dell'algoritmo BLSD dalle linee guida AHA 2005 a quelle del 2010

Nel secondo documento, della Società italiana di medicina di emergenza e d'urgenza pediatrica, vi è un'analisi degli algoritmi ABC e CAB, il primo ancora adottato da ERC/IRC e il secondo quello adottato da AHA con i tempi totali di intervento nei due casi e le motivazioni

Dic 02

Non solo CPR ma CPR di qualità

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Tempo di lettura: < 1 minNella rianimazione cardiopolmonare non solo è importante fare qualcosa ma è anche importante fare bene questa cosa.

In questo piccolo cartoon, in modo semplice e diretto, i 6 consigli per effettuare delle compressioni toraciche di qualità.

Il video è sottotitolato in italiano, basta attivare i sottotitoli dall'iconina sottotitoli youtube

Lug 07

Toccare il paziente durante la scossa del DAE. Ma fa veramente male?

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Tempo di lettura: 6 minSpesso, nei corsi di BLSD (basic life support and defibrillation), enfatizziamo molto la sicurezza della scena durante la scarica di un defibrillatore, spesso con esempi apocalittici di distruzione dell'intera razza umana o rottura del continuum spazio-temporale nel caso qualcuno tocchi il paziente durante la scarica del DAE.

Ma è proprio cosi? É veramente cosi pericoloso toccare un paziente durante la scarica di un defibrillatore?

Per scoprirlo, non possiamo fidarci del sentito dire, del cugggino che aveva un'amica il cui fidanzato faceva il volontario in CRI e una volta ha sentito parlare di... ma dobbiamo affidarci alla letteratura scientifica.

Partiamo quindi dal 1990, dallo studio retrospettivo effettuato da Gibbs, Eisemberg dal titolo "Dangers of defibrillation: injuries to emergency personell during patient resuscitation" pubblicato su American Journal of Emergency Medicine.

In questo studio vengono analizzati alcuni problemi evidenziati durante la rianimazione cardiopolmonare tra il personale pre-ospedaliero dello stato di Washington nei 10 anni precedenti.

In particolare vengono riportati otto casi dove vi è stato contatto tra il paziente e un operatore durante la scarica del DAE.

Ricordando che ci troviamo a cavallo tra gli anni '80 e '90 del secolo scorso ( 🙂 ) quindi con una tecnologia oggi obsoleta, vediamo gli otto casi evidenziati.

Caso n. 1 (il peggiore), durante la defibrillazione, una piastra che sembrava integra era invece rotta e esponeva, sulla superficie esterna, parte della circuiteria elettrica presente all'interno. Alla scarica del defibrillatore l'operatore riceveva, per intero, la scarica e perdeva conoscenza per un paio di minuti. E' stato necessario ospedalizzare l'operatore che è stato quindi tenuto sotto osservazione per tre giorni e trattato con lidocaina per delle contrazioni ventricolari premature.

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