Verranno inaugurate a Orlando nel 2017. Questo video è solo una simulazione, ma se sono cosi, ci vuole un defibrillatore li sopra, perchè a ora che arrivi alla fine, se a qualcuno gli piglia un infarto, all'arrivo è bello che morto 🙂
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Diplomacy, il gioco preferito da Kissinger
Andare in soffitta per trovare la scatola del Monopoli e riuscire invece con una scatola praticamente integra di Diplomacy non ha prezzo.
Non conoscete Diplomacy, giocatori di Risico da strapazzo, non sapete cosa vi siete persi. Diplomacy era il gioco preferito di John F. Kennedy e di Henry Kissinger e almeno per Kissinger, c'è una sua intervista a testimoniare questa passione.
Diplomacy è un gioco a informazione completa, statico, non cooperativo e, dopo che tutti i centri liberi sono stati presi, un gioco a somma zero, quindi soggetto all'ottimo paretiano e perciò non presenta l'equilibrio di Nash.
Non so cosa cavolo significhi questa cosa qui sopra, copiata dalla pagina Wikipedia del gioco, ma fa molto figo 🙂
In realtà il gioco consiste nel conquistare un Europa antecedente alla prima guerra mondiale (anche se esistono varianti anche per altre epoche)
arrivando a possedere almeno 18 centri di rifornimento alla fine di un turno invernale. Il fattore fortuna, presente nella maggior parte dei giochi strategici, è quasi assente in quanto è legato unicamente all'assegnazione iniziale delle potenze ai giocatori. Per questo motivo, al contrario di altri giochi simili, poiché la superiorità numerica è cruciale al successo, le alleanze con gli altri giocatori sono vitali.
Per raggiungere la vittoria si deve fare ricorso, oltre alle proprie doti strategiche, al proprio carisma e all'arte della diplomazia con gli altri giocatori, stipulando alleanze e rompendole al momento opportuno.
Rispetto ad altri giochi simili, Diplomacy differisce per diversi aspetti:
- Il movimento delle unità è simultaneo: i giocatori scrivono tutti le proprie mosse e queste vengono poi eseguite simultaneamente.
- L'interazione sociale ed interpersonale sono parte caratterizzante nonché essenziale del gioco.
- Le regole che simulano il combattimento sono puramente strategiche, astratte e semplici; non è presente alcuna componente tattica o realistica.
- La risoluzione dei combattimenti non ha elementi casuali: gli esiti di ogni conflitto si basano sul comportamento delle diverse unità, non vengono impiegati dadi né carte.
Pronto per iniziare un torneo. E voi?
Squillo, il gioco del futuro
Non avete mai trovato i giochi di ruolo interessanti? Maghi e draghi non vi intrigano? Da oggi potete giocare a Squillo, il nuovo gioco da tavolo il cui scopo è quello di sconfiggere il “pappone” avversario (da 2 a 6 giocatori), manovrando le proprie squillo con il "personale" e le "abilità" dettate dalle carte che avete in mano.
Da oggi potete mandare una ragazza a prostituirsi, poi ad attaccare una escort nemica , infine quando siete stufi, potete venderne gli organi e ricavarne soldi per gestire il vostro bordello personale.
Uno scherzo? No, sembra tutto vero tant'è che il gioco da tavolo è in preordine a 15 euro con pagamento via PayPal.
Non siete ancora convinti? Prima guardatevi il video di presentazione del gioco.
e poi il sito in cui leggere il regolamento ed eventualmente, se alla fine siete convinti, acquistare il gioco.
Il gioco è un'idea di Martina Poli, fumettista italiana stimolata da quel Imanuel Castro di cui ho già parlato in passato.
Un miliardo di download per Angry Birds
Il futuro del gaming in realtà aumentata. Vi piacerebbe, eh!!??
Un po' di tempo fà vi ho mostrato Project Glass, gli occhiali, ideati da Google, per portare la realtà aumentata nella nostra vita reale. Sapete anche come, fino a quando avevo un po' di tempo libero, fossi anche amante dei giochi tipo Battlefield.
Potete quindi immaginare come ho sbavato quando ho visto cosa si sono immaginati questi ragazzi unendo gli occhiali di Google e Battlefield pensando a come giocheremo, fra qualche anno, a BF5.
Vi piacerebbe giocare cosi? Si? Allora beccatevi un altro video simile
Battlefield, tu cosi mi torturi
Mio caro gioco, mi ti fai scaricare e poi, all'esecuzione, mi lasci con l'amaro in bocca.
Non si fà cosi!!! E poi, cristo, un'ora più decente per il rilascio. Io all'una del 28 ottobre vorrei dormire e non passare tutta la notte a tirare giù nemici.
12 minuti di gioco in Battlefield 3 commentati in italiano
Guardatevi questi 12 minuti di gioco reale in Battlefield 3, commentati in italiano, per capire il livello di accuratezza e di giocabilità di questa nuova versione della saga di EA Games.
Da notare inoltre come, per la prima volta in un gioco, se sparate, che so, a un pezzo di muro quello si rompe e se dietro c'è nascosto un nemico quest'ultimo viene allo scoperto.
Nei primissimi giochi, una volta che eri nascosto eri invincibile, anche se eri nascosto dietro ad un foglio di carta. Poi si è passati ad un riconoscimento dei materiali per cui se eri nascosto dietro al foglio di carta i proiettili ti colpivano, ma ora, finalmente il foglio di carta viene distrutto dai nostri proiettili cosi come è nella realtà. Fantastico.
Il livello di dettaglio dei chiaroscuri ti lascia a bocca aperta e il realismo delle esplosioni che interagiscono con tutto il mondo virtuale facendo, ad esempio, piegare le palme al passaggio dell'onda d'urto è semplicemente fenomenale.
Di nuovo attendiamo e sbaviamo....
Battlefield 3 - Altri video, altra bava
Battlefield 3 - Demo di una partita reale
Rifatevi gli occhi con una demo di 5 minuti di gioco della missione Thunder Run di Battlefield 3, giocata dal produttore esecutivo Patrick Bach alla conferenza stampa di EA all'E3 2011.
La missione vede il nuovo protagonista, il sergente dei marine Miller, prendere parte a un assalto di carri armati su larga scala alla periferia di Teheran.
Gli Angry Birds sono pronti per scendere in piazza
Ed ecco finalmente gli Angry Birds pronti a scendere in piazza e, questa volta, non è solo un modo di dire. E' successo dal vivo, in questo video virale, realizzato da Rovio e Deutsche Telekom all'interno della campagna pubblicitaria per promuovere l'introduzione di questo gioco sugli smartphone e, più in generale, per introdurre il concetto di "Life is sharing".
Nel video si vede la realizzazione, a dimensioni umane, delle varie parti del gioco che, una volta completato, permette ai passanti, di attivare, da uno smartphone, la catapulta realegli Angry Birds. Divertimento assicurato tra colpi mancati, esplosioni e, ciliegina sulla torta, anche una banda di jazzisti che durante il gioco intrattiene il pubblico con la nota canzoncina degli Angry Birds.
A margine, piccola nota d'orgoglio italiana, lo spot e tutta la campagna pubblicitaria è stata ideata da due nostri creativi, Luca Pannese e Luca Lorenzini. Onore al merito.