Tempo di lettura: 5 minIeri sera, ho partecipato alla quarta edizione della "bici insonni", pedalata serale organizzata dal gruppo rampiclub val vibrata.
La partecipazione a questa "notturna" non partiva sotto i migliori auspici. La locandina infatti prometteva una "pedalata... in compagnia della luna". Ora, avendo organizzato una notturna con la luna piena il primo luglio e avendone un'altra in programma per il 31, sempre con la luna piena il 15 sembrava qualcosa di molto strano. Un'occhiata alle fasi lunari conferma infatti che, non solo la luna sarà al 10% ma che questa tramonta alle 19:30 e che quindi, di luna non ce ne sarà neanche l'ombra.
Ma a parte questa piccola ingenuità, la partecipazione alla pedalata mi ha piacevolmente sorpreso. Non solo un percorso molto bello, di difficoltà tecnica medio-bassa come giustamente si confà a un evento a cui non sai chi può partecipare per giunta in notturna, ma quello che mi ha stupito è stata l'organizzazione.
Ho visto eventi, anche di altra natura, ben più blasonati, con carenze organizzative mostruose mentre ieri sera il comportamento degli organizzatori è stato ineccepibile.
Segnalazioni puntuali sul tipo di percorso e sulle eventuali difficoltà, massima attenzione nei tratti asfaltati con presenza di auto, gruppo in testa a guidare l'evento che si fermava ad aspettare tutti i partecipanti dopo i punti più complessi, elementi dell'organizzazione al centro del "gruppo" a verificare che non ci fossero problemi ed elementi a chiudere la coda per non lasciare nessun "disperso".
Se già cosi, si sarebbero meritati il 10, il gruppo rampiclub prende la mia personale lode per la sorpresa a 3/4 di percorso, il cocomero party a sorpresa. Che dire, tanto di cappello.
Completano l'opera la disponibilità di una camera per chi voleva rinfrescarsi presso l'agriturismo Casciò, luogo di partenza e arrivo, e l'associarvi una cena a base di carne, affettati, e altre prelibatezze presso l'agriturismo stesso ad un costo di 15 euro bevande incluse.
Veniamo a qualche nota sul tracciato. Innanzitutto c'è da dire che, onore al merito, sono riusciti nell'impresa di sballare la mia bussola interna che di solito è sempre molto affidabile. Certo, complice la notte, complice la zona che non conosco molto bene, ma devo confessare che, ad un certo punto, mi sono detto, ma dove cavolo siamo 🙂
Total distance: 16.34 km
Max elevation: 293 m
Min elevation: 101 m
Total climbing: 496 m
Total descent: -509 m
Total time: 01:48:39
Download file:
20150715_2020 - 4° Bici Insonni - Pedalata serale in MTB organizzata da Rampiclub Val Vibrata.gpx
Come dicevo la partenza è dall'agriturismo Cascio dove incontro i circa 40 partecipanti all'evento tra cui gli amici Paolo e Marco e da cui partiamo, in maniera quasi puntuale attorno alle 20:20.
Subito deviamo su una stradina sterrata che costeggia il fiume salinello che, dopo un po' riconosco per averla fatta un paio di volte nell'autunno dell'anno scorso durante le nostre scorribande sul fiume salinello.
Ma, al contrario dei precedenti passaggi su questo tratto, giunti sulla strada bianca (che a questo livello bianca non è ancora) di via Colle San Lorenzo, invece di continuare a costeggiare il fiume su sterrato o riprendere la strada provinciale del Salinello, il gruppo inizia a salire sempre in modo gradevole e con pendenze non eccessive, dapprima verso Colle San Lorenzo e poi oltre fino a intersecare una via dai mille ricordi, via Palombare.
Da via Palombare, si ritorna su tratto asfaltato (SP11) per una deviazione non prevista del tracciato mostrato prima della partenza, pe fare visita al vicino paesino di Poggio Morello che, di per se già caratteristico, all'imbrunire diventa un luogo da fiaba.
Si sale cosi dentro al paese e se ne ridiscende. Ma subito alla fine del paese, si devia su una strada bianca che da un po' di filo da torcere vuoi per la discesa anche se non eccessiva ma soprattutto perchè la breccia è molto fitta e quindi riduce il grip soprattutto nell'anteriore ma anche perchè di colpo, causa alberi, si passa da una visibilità ancora accettabile, a un luogo dove la lampada inizia a servire. La cosa mi trova infatti impreparato e riesco solo ad accendere il faretto sul manubrio ma non posso accedere quello un po' più potente sul casco. Questo rende la discesa un po' più difficoltosa e quindi comunque più divertente.
La strada, dopo un breve strappetto di salita in località Colle Basili, si ricongiunge con un'altra strada bianca (via Colle di Breccia) che ci riporta sulla SP11 che questa volta percorriamo superando il precedente incrocio per via Palombare, su un tratto in falso piano/discesa fino alla frazione di Villa Gatti dove giriamo e subito giriamo per una bella track di sterrato dapprima in una lieve discesa che poi si trasforma in un falso piano e quindi una lieve salita ad esclusione di uno strappetto finale di qualche metro che ci riporta al livello della SP11 poco più a valle di dove l'avevamo abbandonata.
Non restiamo però molto su asfalto perchè subito il gruppo gira su di una stradina bianca denominata via Colleventi dove, dopo un breve strappetto in salita ci aspetta il meritato riposo e ristoro con la sorpresa dell'anguria in collina.
Da qui abbandoniamo quasi subito la strada bianca per trasferici su un lungo tratto di sterrato dove alterniamo discese a brevi salite costeggiando colle Montone e giungendo poi nell'omonima frazione su una strada comunale asfaltata.
A questo punto, un lungo tratto in discesa lungo la strada comunale di Sant'Angelo Marano, ci porta all'altezza del maneggio, anche se c'è da dire che, prima dei tornanti, il gruppo si divide perchè alcuni affrontano una "scorciatoia" su strada sterrata che io ho evitato visto la mancanza di illuminazione accettabile da parte delle mie lampade ma che sicuramente farò in un prossimo giro.
Dal maneggio, invece di dirigersi sulla strada del Salinello, scendiamo al maneggio e da li, su strada bianca (segnata su Google Earth come SP12 🙂 ) affrontiamo forse lo strappetto in salità più duro di tutto il giro.
Dopo un breve falsopiano, si devia a sinistra su strada battuta in discesa che velocemente ci riporta al luogo di partenza dove finalmente possiam riposare ma soprattutto riempire lo stomaco di ottima carne alla brace.
In conclusione, un bel giro, un ottima organizzazione, una bella serata che mi ha permesso di scoprire una parte del mio territorio che conoscendo poco ma che sicuramente merita un ulteriore approfondimento viste le molteplici stradine e sterrate che vedo in zona ancora inesplorate dal sottoscritto.
Vi lascio con il mio book fotografico completo.