Giu 30

Slimer, il salva caviglie per le moto

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Un progetto tutto italiano per questo Slimer, che promette di essere un valido strumento per salvare la zona della caviglia da cadute accidentali e incidenti sulle due ruote.

Il progetto è attualmente in concorso al James Dyson Award. Io lo trovo molto interessante e l'ho votato subito. Se potete, date un voto anche voi al progetto. Basta registrarsi nel sito selezionando l'opzione "Voglio votare un progetto" e poi dando 10 stelline a questo prototipo.

Giu 29

Cosa sarebbe un tweet, 50 anni fà

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Qualcuno ha provato ad immaginare come sarebbe un tweet, se Twitter fosse nato 50 anni fa. Il risultato, la versione analogica di Twitter, come anche quella di Google vista un po' di tempo fà, è talmente carina

che mi sta venendo voglia di stamparla e metterla sulla mia scrivania, per la messaggistica interna.

Giu 27

Realtà Aumentata: il primo uso veramente utile

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Per realtà aumentata si intende la sovrapposizione di elementi virtuali alla realtà come per esempio quando, usando il telefonino e la videocamera aggiunta guardo ciò che mi sta di fronte ma, oltre a vedere gli elementi reali, a questi vengono sovrapposti elementi virtuali.

Finora tutte le cose che avevo visto erano dei simpatici tentativi ma nulla di veramente utile finche non mi sono imbattuto in questa applicazione sviluppata per IKEA.

In definitiva, piazzando quel piccolo foglio di carta con la scritta "IKEA" in salotto, in cucina e cosi via e guardando poi il locale da un iPhone è possibile far sostituire alla scritta "IKEA" un qualsiasi elemento del catalogo del noto marchio svedese.

E' possibile rendersi quindi immediatamente conto se un dato divano sta bene in salotto e quale colore si adatta meglio alla tappezzeria di casa nostra.

Veramente utile.

Giu 24

Ecco chi sono io e cosa faccio per vivere

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Quando mi domandano: "Ma tu, che mestiere fai?" per me è sempre complicato rispondere non perchè la mia professione sia complicata, oddio, anche questo, ma soprattutto e anche perchè io faccio mille mestieri ed è spesso difficile elencarli tutti e soprattutto spiegarli e quindi, di solito, mi limito a definirmi con ciò che ho fatto nelle ultime ore.

Ecco quindi chi sono io e che mestiere faccio....

E' colpa mia. E' sempre colpa mia. Quando il condizionatore si impalla, cosa che sicuramente succedera', e' colpa mia. Non ho nessun controllo sul condizionatore ovviamente, ma questo non mi esonera dalla responsabilita'.

Idem per gli ascensori, l'impianto idraulico, elettrico, di illuminazione, le serrature delle porte, UPS, il servizio di posta elettronica e cartacea, l'erogazione dell'energia elettrica, i telefoni e qualunque altra cosa.

Se qualcosa non funziona, è morto o sta per morire, io sono quello che riceverà le chiamate da tutti. Io sono quello per cui i missili sono preparati nella Stanza di Comando e sono quello che tutti si aspettano che risolva il problema addirittura prima che si presenti. Non ho una macchina del tempo per risolvere i problemi retroattivamente ovviamente, ed anche questa cosa  è colpa mia.

Non posso nascondermi. Tutti mi conoscono e conoscono il mio nome ed il mio numero di telefono. La mia faccia, la mia t-shirt favorita e la targa della mia macchina sono pubblicate su tutte le bacheche aziendali. Le impronte delle mie scarpe sono state analizzate e sono esposte all'ingresso insieme a tracce feromoniche così che i cani possono ritrovarmi. Il mio caffe' contiene traccianti radio. L'analisi del mio DNA è pubblicata su sourceforge ed è liberamente scaricabile. Io sono una Persona Nota.

Io sono quello che tutti si aspettano che conosca, anche senza avere manco avuto la possibilita' di RTFM, tutti i dettagli, punti di forza e di debolezza, idiosincrasie, fobie e deviazioni dallo standard di ogni fottuto pezzo di software installato in azienda. Io sono anche quello che deve sapere dove e quando quello che c'e' scritto nella documentazione non combacia con la realtà.

Io sono quello che tutti si aspettano sia capace di elaborare la documenzione di un progetto per l'invio del primo uomo su Marte in 24 ore e che, allo stesso tempo, sia capace di tradurlo instantaneamente in Elboniano, Hausa, Mordoviano, Yakut, Quechua, Maori, Yanomano, Yandruwandha, Estoniano, Bengali, Urdu, Finnico, Kwakiutl, Euskara oltre ovviamente in Aramico antico e in altre cinque lingue morte e ormai sconosciute. E la cosa bella è che, in qualche modo, nonostante tutto, riesco anche a farlo.

Per i miei capi, i miracoli non sono semplicemente abbastanza. Io sono in continuo miglioramento e se ho fatto miracoli la settimana scorsa questa settimana farò sicuramente meglio. D'altra parte, ho già fatto miracoli l'anno scorso, quindi qualche cosa di meglio devo pur farla quest'anno.

Io sono quello che lavora alle 3 del mattino di domenica per salvare il culo di una qualche multinazionale da mega-miliardi -- non la mia azienda, ma un'altra, dove lavora un mio amico.

Io sono quello che semplicemente guarda ad un qualche marchingegno che non funziona e quello si mette a funzionare come dovrebbe. Non e' necessario il terrore divino; lui sa che io sono il suo unico padrone e signore. Magari non sono stato io che l'ho portato in vita in questo mondo, ma sicuramente sono quello che puo' mettere fine alla sua esistenza.

Io non ho nessun controllo su foo e non so nemmeno che roba sia o a cosa serva, ma quando si rompe è colpa mia.

Io sono l'amministratore di sistema aka lo sviluppatore software aka il webmaster aka il web developer aka il project manager aka l'account manager aka il Capo Progetto aka il security manager aka il sistemista aka il DB administrator aka il tecnico hardware aka ...

Il testo sopra è stato liberamente adattato dal testo di MikeA su alt.sysadmin.recovery dopo averlo letto su "Storie dalla Sala Macchine"

Giu 21

Dossi artificiali sul lungomare di Martinsicuro. Non fatelo.

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Leggevo oggi, con un certo disagio, sul "Il Centro" della possibilità di installare sul lungomare di Martinsicuro (TE) una serie di dossi stradali per limitare la velocità dei veicoli su tali tratti.

Certo, i dossi stradali, sono sicuramente un efficace deterrente alla limitazione della velocità ma, come la mettiamo con i mezzi di soccorso.

Pensiamo a questo periodo estivo e a tutti gli interventi di emergenza sanitaria che le ambulanze del 118 dovranno gestire su questo tratto stradale che rappresentano, in questo periodo, la stragrande maggioranza. Chi penserà a togliere questi dossi mentre passiamo a sirene spiegate per raggiungere il turista che sta affogando o la nonnina colta da malore. Come giustificheremo ai famigliari e agli amici i preziosi minuti di ritardo inevitabilmente persi a rallentare da un dosso all'altro.

Proprio la settimana scorsa abbiamo soccorso un paziente con una frattura che ha, per tutto il tragitto fino alla nazionale SS16, imprecato e urlato di dolore per ogni minima buca che prendevamo. Come lo gestiremo quando dovrà sopportare non tanto le buche, già troppo presenti sulle nostre strade, ma tutti quei sobbalzi dovuti ai rallentatori.

A tutto questo ha pensato il legislatore quando nel D.P.R. 495/1992 Regolamento di attuazione del C.d.S.”, come modificato dal DPR 610/96, al comma 5, ha cosi legiferato:

[omiss...] ne e' vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

Allora, mi chiedo, se attuerete veramente questa misura dissuasiva come faremo noi che dobbiamo correre per salvare vite umane?

Se posso dare un consiglio al Sindaco, agli assessori e ai consiglieri: non fatelo. Trovate altre alternative o evitate del tutto questa soluzione. Ricordate che un giorno, un nostro ritardo dovuto ai vostri rallentatori, potrebbe toccarvi personalmente.

Giu 17

Il senso della vita, parte terza

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Ricordate il piccione trovato morto di stenti per essere rimasto incastrato tra i tubi dell’aria condizionata? E l'alce rimasto incastrato in un’apertura del terreno?

Ieri ho avuto davanti la terza parte di questa saga di animali morti per futili motivi. Ecco a voi quindi, un animale rimasto incastrato in un sottotetto.

Qualche biologo, animalista o esperto sa dirmi se si tratta di un topo o di un pipistrello (vampiro?). Per capire meglio, ecco un'immagine ravvicinata dello sfigato animale

Giu 14

Avete bisogno di intubare una persona ma non avete frequentato sei anni di medicina?

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Allora avete bisogno di i-gel, a natural airway management.

Scherzi a parte l'i-gel è uno strumento medico che si inserisce direttamente sopra l'epiglottide collegando direttamente la trachea con l'esterno permettendo cosi una via diretta e libera ai polmoni del paziente.

A guardare i video, sembra una cosa veramente facile inserire questo strumento nella bocca di un paziente, molto simile all'inserimento di una cannula di guedel anche se questo i-gel va ovviamente molto più in profondità.

Si inserisce direttamente nella bocca del paziente compiendo piccole rotazioni a destra e a sinistra

si supera, con una leggera pressione, le tonsille palatine e si introduce l'i-gel nella parte bassa della bocca

fino a posizionarlo definitivamente all'imbocco della laringe

In questo modo tutta l'aria insufflata nel paziente finisce direttamente e sicuramente nei bronchi

Per essere sicuri di non entrare troppo o troppo poco nella bocca del paziente, lo strumento ha delle tacche a seconda del peso del paziente.

Ah, dimenticavo, noi soccorritori non possiamo usare questo strumento, ma permettetemi di dire, almeno per ora :P

Se però siete curiosi, date una vista al filmato che spiega lo strumento, come prepararlo e come inserirlo nel paziente.

Giu 13

8° Trofeo Avis Spinetoli - Pagliare (AP)

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Per il secondo anno consecutivo, stamattina ero a Pagliare del Tronto (AP) per partecipare al trofeo AVIS di Spinetoli/Pagliare.

Una corsa, quella di stamattina, veramente sofferta a causa del gran caldo, infatti una prestazione personale sottotono per diversi motivi.

Innanzitutto la paura di dolori alla caviglia e al polpaccio mi ha fatto tenere un'andatura lenta anche se poi, per fortuna, questi dolori non si sono presentati.

Inoltre, sempre per lo stesso motivo, come un idiota, mi sono applicato una pomata per riscaldare i muscoli e questo, unito al gran caldo, ha fatto si che le mie gambe siano letteralmente andate a fuoco per tutta la gara.

Infine, come si vede nel filmato, una biondona mozzafiato, probabilmente dell'europa dell'est, con dei calzoncini cortissimi, mi s'è piazzata davanti per quasi metà gara impedendo al sottoscritto di raggiungere una concentrazione tale da essere sufficientemente competitivo.

Comunque grande soddisfazione personale per aver concluso anche questa gara senza fermarmi e, soprattutto, senza dolori personali.

Riguado l'organizzazione non posso trovare alcuna pecca. Per fortuna, rispetto all'anno scorso, erano presenti delle docce lungo il tragitto per rinfrescare anima e soprattutto corpo. Ristori adeguati e ben gestiti. Percorso completamente controllato e a traffico automobilistico nullo.

Ottimo il ristoro finale con cocomero e spiedini di frutta a volonta. Pacco gara cosi cosi con la solita inutile bottiglia di vino e pacco di pasta. Allegato una piccolo portaoggetti da polso, forse l'unico regalo utile del pacco. Peccato per la mancanza di campioni di sali e/o altri integratori.

Giu 12

Presidi medici - Cannula oro-faringea (Guedel)

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La cannula oro-faringea detta anche cannula di Guedel, è un presidio medico utilizzato per ripristinare e mantenere la pervietà delle vie aeree e serve principalmente ad evitare che la lingua del paziente vada ad ostruire il passaggio dell'aria verso i polmoni.

Ne esistono, come si vede, di varie misure per permettere alla parte finale della cannula di posizionarsi esattamente tra le tonsille palatine. Per questo motivo queste cannule non vanno confuse con il tubo endotracheale usato nelle intubazioni che è un presidio di uso solo da parte di personale infermieristico e/o medico.

La cannula di Guedel viene invece usata anche dai volontari soccorritori per mantenere la pervietà delle vie aeree di modo da non dover avere un soccorritore che mantenga la testa in iperestensione oppure nei casi di un incidente traumatico in cui non è possibile eseguire quest'ultima manovra e in cui la sublussazione della mandibola risulta troppo faticosa da mantenere.

La cannula va inserita solo e soltanto in pazienti incoscienti in quanto, se usata in pazienti coscienti, il paziente reagisce con l'espulsione della cannula, con connati di vomito e tosse anzi, nel caso di paziente incosciente e/o in arresto cardiocircolatorio, l'espulsione della cannula di Guedel e quindi, il ritorno del riflesso esofageo, viene visto come un segno di circolo che interrompe la pratica del BLS e attiva la rivalutazione dei parametri vitali.

Per introdurre la cannula è necessario innanzitutto scegliere la misura corretta. Si fa questo posizionando un lato della cannula sul lobo dell'orecchio del paziente. Quella di lunghezza corretta avrà l'altro lato esattamente all'angolo della bocca.

Grandezze della cannula
Misura 000 00 0 1 2 3 4 5
Colore rosa blu nero bianco verde giallo rosso arancione
Lunghezza (cm)         8 9 10  

Indi si iperestende il capo del paziente o si sublussa la mandibola, si apre la bocca del paziente usando il pollice e l'indice della mano e si inserisce la cannula in bocca con la parte terminale della cannula che sbatte sul palato.

Si continua l'inserimento finchè non si sente che il palato non offre più resistenza. A quel punto si ruota la cannula a 180° completando l'inserimento fino a che la parte piatta terminale della cannula non aderisca perfettamente alle labbra del paziente.

Una volta inserita la cannula è possibile iniziare e/o continuare con la respirazione assistita preferibilmente con il pallone ambu nel caso il paziente non respiri autonomamente.

Nel caso di presenza di liquidi nel cavo orale, si può usare l'aspiratore inserendolo direttamente all'interno della cavità della cannula.

Giu 11

Sogno o son connettori USB?

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Ditemi voi se non sembrano dei connettori USB

Eppure la presenza dei comandi di Google Maps, nella foto, dovrebbe mettervi la pulce nell'occhio. Infatti sono quello che sembrano, ma sono dei semplici edifici che, visti dall'alto, sembrano dei connettori USB.

Non ci credete? Allora, grazie a Google Maps, andate in Australia e strabuzzate gli occhi.