Devo stare attento a ciò che pubblico su questo blog, altrimenti poi non mi devo meravigliare se l'1.3% dei visitatori che arrivano qui dai motori di ricerca, lo fanno per un noto bug....o di sistema.
Per la cronaca, è questo il post incriminato che ha scatenato la suddetta ricerca.
Ah, a proposito.... buco del culo, buco del culo, buco del culo, buco del culo
Simpaticissima gag del vostro capitano alle prese con il telo saponato; Slip N Slide per gli amici americani.
Avete visto che leggiadria, che volo pindarico, che mestria. Non c'è che dire, sono sceso con la stessa grazia di un ........ riempi tu la parte mancante, nei commenti.
Per tutti gli amanti dello spinning, la prossima settimana si prospetta come una molto importante. Domenica 20 settembre è infatti prevista una long ride di 120 lungo il corso di Chieti.
E' di ieri una notizia veramente allarmante. I cellulari sono radioattivi.
E' quindi necessario adottare tutte le misure più opportune durante il loro utilizzo. Se possibile quindi acquistare una cover di piombo, se proprio non potete permettervela, ci sono in giro dei guanti che bloccano il 90% della radioattività dei vostri e dei nostri cellulari.
Certo, l'ideale sarebbe acquistare ed utilizzare il celulare solo all'interno di un box glove. Da indiscrezioni, ad esempio, sembra che la versione qui sotto
sia quella che verrà distribuita assieme alle prossime versioni di iPhone. Sarà un po' scomodo da usare e da portare dietro ma assicura la perfetta protezione dalla radioattività.
Qui sotto lo sconvolgente articolo del "Il Centro" che denuncia questa incredibile scoperta sui cellulari.
Per dovere di cronaca e a causa della foto poco chiara, vi riassumo i fatti più salienti:
A quanto pare il Blackberry Curve è al quarto posto con una radioattività pari a 1,54 Watt per chilogrammi.
Tra i meno radioattivi vi sono altri modelli Samsung...
Ok, basta con questa sottile ironia e torniamo ad essere seri.
I telefonini emettono ovviamente onde elettromagnetiche e quindi radiazioni altrimenti non funzionerebbero. Ma è da ricordare che ogni cosa emette radiazioni, perchè, ad esempio, per vedere un oggetto bisogna che questo emetta o rifletta onde elettromagnetiche nel campo della luce visibile.
Ma dall'emettere radiazioni ad essere radioattivi (ed emettere quindi radiazioni α, β, γ), ce ne passa.
Qualcuno vuole spiegare agli amici de "Il Centro" che due parole, anche se simili, non è detto che debbano per forza significare la stessa cosa.
Per chi ama giocare sul computer, soprattutto con giochi RPG, e non ha ancora una tastiera Logitech della serie G allora non può proprio esimersi dall'acquistare questa G13 che non può definirsi tastiera in quanto non ha tutti i tasti e le lettere di una tastiera normale, quanto una gameboard.
La G13 offre un confort perfetto in quanto la forma ergonomica si adatta perfettamente alla posizione della mano e del polso.
Sebbene la G13 possa essere usata quale unico strumento di gioco grazie alla presenza del Joystick sulla destra in posizione ideale per essere usato dal pollice sinistro, è altresi vero che ogni giocatore che si rispetti non lascerà la mano destra inutilizzata ma la userà per impugnare un mouse di alto livello per la gestione della prospettiva del player. A causa di ciò il Joystick viene comunque spesso delegato alla semplice funzione di esecuzione di comandi.
La G13 si presenta in una confezione semplice e funzionale, come sempre ci ha abituata la casa produttrice di tale prodotto.
Il software intuitivo al massimo, non solo riconosce immediatamente i giochi installati sul computer ma automaticamente carica un profilo diverso per ogni gioco, rimappando opportunamente i tasti funzione.
La G13 ha un ampio display configurabile di 160x43 pixel su cui possono apparire diverse informazioni tra cui, di default, sono caricati un simpatico orologio, un controllo della RAM e della CPU della macchina, un player multimediale, un lettore RSS e cosi via.
Il display stesso e tutti i tasti sono retroilluminati ed è possibile configurare il colore della retroilluminazione all'interno di un'ampia fascia di colori, controllabile via software, in maniera immediata come mostrato dal seguente video.
Inoltre, ad ogni profilo è possibile associare un colore di retroilluminazione in modo da rendersi immediatamente conto del tipo di profilo caricato al momento.
Ovviamente, come le altre tastiere della famiglia G, è supportata la creazione di macro per poter associare la pressione di più tasti o l'esecuzione di differenti azioni ad un singolo elemento.
L'utilizzo è immediato e funzionale e, grazie alla disposizione dei tasti che, seppur compatta, ricalca quella della tastiera, di riesce subito ad essere operativi e a giocare a pieno regime dopo poco tempo.
Ho notato un leggero rallentamento di alcuni giochi che però è scomparso una volta che ho disabiltato le visualizzazioni inutili (lettore RSS, orologio,etc...) sul display lasciando quelle essenziali (CPU, statistiche di gioco).
In definitiva un attrezzo che mi ha convinto fin da subito come lo dimostra anche il video sotto, fatto dopo pochi minuti di uso del G13 con America's Army 3 da cui si vede come, in tre partite, riesco a stendere 12 "bastardi". Diamo onore al 20% di manico al 60% di culo e, almeno un 20% diamolo alla nuova Logitech G13.
E' stato proprio un bel pomeriggio di spinning quello passato Sabato ad Alba Adriatica sul lungomare Marconi. E quando al dilettevole si associa anche il sociale di devolvere in beneficenza il ricavato per aiutare gli amici dell'Aquila, allora la presenza è d'obbligo.
Tutte le bike erano state allineate, due alla volta, partendo dallo chalet Marconi, verso Tortoreto e, nonostante non fossero il chilometro previsto, ma solo tre/quattrocento metri di bike, il colpo d'occhio offerto era veramente spettacolare
Arrivato, ho fatto la mia offerta, ho preso il braccialetto attestante la partecipazione all'evento e mi sono messo alla ricerca di una bike. Essendo da solo, ho preferito scegliere una bike distante ma buona rispetto ad una più vicina al palco ma più, diciamo, usurata.
Questo mi ha permesso di fare una ride con una bike decente e inoltre di analizzare come era l'organizzazione nelle retrovie.
Iniziamo subito dalle cose positive. Ovviamente bellissimo l'evento e l'atmosfera, ottima l'organizzazione e soprattutto si è iniziati praticamente in perfettto orario sintomo che i posti disponibili sono stati tutti occupati con largo anticipo.
Praticamente tutta la ride è stata seguita, tranne un breve tratto iniziale fatto da una istruttrice aquilana di cui mi sfugge il nome, da Gaspare Firmani.
Quattro tratti di 10 minuti, intervallati due in pianura e due in salita. I due tratti in pianura molto veloci intervallati da brevi fuori sella. Il primo tratto in salita con un escalation che, partendo da 10 secondi fuori sella e 50 di recupero ci ha portati a 50 secondi fuori sella e 10 di recupero. Il secondo tratto fuori sella invece con variazioni di tempo e di stile ogni 30 secondi che hanno veramente messo a dura prova i nostri corpi. Un grande Gaspare dunque come non lo avevo mai visto ne sentito.
Unica nota negativa, credo inevitabile vistra la tipologia di ride è stato l'audio che, rimandato dagli autoparlanti del lungomare è stato veramente critico. Soprattutto nella mia zona c'era un altoparlante che si sentiva un minuto si e uno no.
Quindi per il 50% del tempo si intuiva soltanto il ritmo e lo stile e, comunque, anche per il restante 50% del tempo, mentre la voce di Gaspare arrivava abbastanza comprensibile, la musica continuava ad essere molto bassa cosi che il ritmo si intuiva solo riconoscendo la canzone. Per chi come me ha già seguito altre lezioni di Gaspare, la cosa è stata comunque facile ma per qualcuno che magari era alla prima lezione di spinning, seguire il tutto deve essere stato veramente difficoltoso.
Comunque, ripeto, problema giustificatissimo visto il fatto di dover coprire in lunghezza un cosi elevato numero di metri quindi riporto solo per la cronaca questo problemino che non inficia comunque l'ottimo lavoro organizzativo di tutti quelli che si sono smazzati il compito di organizzare un cosi importante evento.
Una speranza e un dubbio. La speranza è che l'evento venga replicato l'anno prossimo. Il dubbio: "ma il world guinness record l'abbiamo battuto o no"?
Bellissimo video che ricalca il buon vecchio Tron che, tra parentesi, verrà riesumato tra breve al cinema. Un bel motivo e ottimo testo molto geek per quel geniaccio di Caparezza.
Purtroppo non posso offrirvi qui il video in quanto è disabilitato l'incorporamento in altri blog ma andatelo a vedere su YouTube perchè ne vale veramente la pena.
Per chi non ha voglia, beccatevi allora qualche breve rima estratta dal brano
Sarà per questo che c'è sempre qualche blogger che mi investirebbe come a Frogger; gli bucherò le gomme e bye-bye, al limite può farmi una Sega Megadrive. Non mi vedrai salvare un solo lemming, né stare qui a fare la muffa come Fleming.
Macché divo, mi chiudo a riccio più di Sonic, fino a che non perdo l'armatura come a Ghost'n'Goblins
Prendo soldi con il pugno alzato come Super Mario, ma non li ho mai spesi per farmi le righe come a Tetris. La scena rap è controversa, sfuggo con un salto da Prince of Persia.
Vivo tra gente che col Red Alert passa la vita sui cubi come Q Bert. Ho visto pazzi, e rievocare vecchi fantasmi come Pac Man e Dan Aykroyd; ho visto duri che risolvono problemi alzando muri che abbattono, come ho fatto in Arkanoid