Il lavoro di noi consulenti informatici è spesso ingrato. Veniamo chiamati per problemi che, agli occhi degli utenti sembrano insormontabili, magari perdiamo giornate a capire il problema anche se poi la soluzione è banale quanto un click da una parte e un canc dall'altra.

Quando poi risolviamo cosi, davanti al cliente, quello magari neanche ci ringrazia, come se la banalità della cosa abbia reso l'enorme problemone presente 10 secondi prima una bazzecola; figuriamoci poi a chiedere se "serve qualcosa".

Oggi riflettevo appunto su questo e mi è tornata in mente la storia del meccanico e del martello. Per chi non la conosce la racconto brevemente.

Un automobilista porta la propria auto da un meccanico in quanto questa non parte più. Il meccanico la controlla, la smonta pezzo pezzo, la rimonta ma non riesce a capire dove sia il problema.

L'automobilista porta la macchina da un altro meccanico dove la cosa si ripete senza che il problema si risolva e cosi con un altro meccanico ed un altro ancora.

Finalmente la porta dall'ultimo meccanico che apre il cofano della macchina, la controlla, dopodichè, prende un martello e da una martellata sul motore. Chiede quindi all'automobilista di controllare se la macchina riparte e, meraviglia delle meraviglie il motore parte e va che è una bellezza.

L'automobilista tutto felice e contento chiede al meccanico il prezzo del lavoro. Il meccanico gli fa: "Sono duecento euro". "Beh, duecento euro per una martellata mi sembra proprio un'esagerazione" replica l'automobilista. Al che il meccanico risponde: "La martellata in realtà costa solo 10 centesimi. I restanti 199,90 euro sono per sapere DOVE dare la martellata".

Dio, certe volte rimpiango proprio di non aver fatto il chirurgo plastico.