Ott 13

L'indifferenza della folla

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E' di questi giorni il caso della ragazza colpita con un pugno da un ragazzo per una banale lite relativa alla fila in una biglietteria, entrata in coma a causa del colpo e della caduta.

Di questo evento, di cui vi è un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza, fa soprattutto riflettere l'indifferenza della gente. Tutti ad interrogarsi e a scandalizzarsi del fatto che nessuno abbia prestato aiuto alla ragazza e tutti intorno a guardare senza fare nulla.

Beh, c'è poco da scandalizzarsi e dire: "Ah, se c'ero io sicuramente non mi sarei comportato cosi". Non è cosi. E' un atteggiamento psicologico normale e anch'io, fino a poco tempo fa, mi sarei comportato allo stesso modo. L'idea di fondo è: "Non sapendo che fare, sto li a guardare nell'attesa che qualcuno faccia qualcosa".

Purtroppo l'atteggiamento tenuto dalla folla attorna ad una persona a terra, soprattutto se incoscente, è proprio quello.

Come soccorritori ci capita spesso di arrivare su delle emergenze e trovare gente intorno calma che sta anche chiacchierando del più e del meno quando, al centro della scena, c'è una persona non cosciente.

E' l'atteggiamento di un gruppo sociale che non sapendo come comportarsi, assiste come spettatore aspettando che qualcuno faccia qualcosa. Anzi, spesso, anche la chiamata al 118 è un gesto che molti neanche prevedono pensando: "Vabbè, tanto lo farà qualcun'altro". Spesso, infatti, a chiamare sono persone che, in qualche modo, sono in qualche arma (carabinieri, vigili, o altro, magari fuori servizio).

Ecco perchè consiglio a tutti un corso di primo soccorso per imparare a fare i semplici passi dell'ABC (Airway, Breathing and Circulation) fino al BLS. Manovre che ognuno di noi può fare con un minimo di addestramento usando, come diceva una volta uno, la sola imposizione delle sole mani.

E' un corso che ti cambia anche l'approccio mentale a questo tipo di situazione perchè da spettatore passivo sai che invece puoi e devi fare qualcosa. Inoltre, essendo le cose da fare ben standardizzate, se ben assimilate, diventano un atteggiamento automatico. Se poi si diventa soccorritori allora anche la "paura" di chiamare il 118 sparisce dato che, trattando ogni giorno con la centrale operativa, si sa bene cosa verrà chiesto, si daranno risposte semplici e concise, si descriverà esattamente ciò di cui i medici del 118 hanno bisogno per definire l'evento, inquadrare la problematica e attivare i mezzi e le persone adeguate in relazione all'evento.

Si potrebbe obiettare che, nel caso particolare, la tizia aveva un trauma celebrale e quindi c'era poco da fare senza cure mediche. E invece no. Magari la tizia, oltre che il trauma, ha anche avuto una caduta indietro della lingua che ha ostruito le vie respiratorie aggravando la situazione di mancanza di ossigeno al cervello. In questo caso, qualcuno con un minimo di pratica, avrebbe potuto risolvere almeno questo problema sublussando la mandibola e ripristinando il corretto apporto di ossigeno al cervello.

Manovre che si spiegano in una decina di lezioni di primo soccorso.

Il consiglio è di trovare un po' di tempo da dedicare a questa attività perchè domani potrebbe essere un vostro parente o amico ad aver bisogno del vostro aiuto.

Qui sotto il video di ByoBlu che analizza e commenta l'evento in questione.

Ott 11

Nessun albero da tagliare contro le prostitute. Solo rovi ed erbacce.

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Non so se capita anche a voi ma ormai io, quando leggo una notizia qualsiasi, soprattutto se sensazionalistica, cerco di convincermi che solo il 10% di quello che dicono è vero. Questo perchè quando le notizie mi toccano personalmente sono sempre cosi: completamente gonfiate e spesso solo con un bricciolo di verità.

L'ultima? Arriva prima al mio collega che me la legge, sapendo il mio interesse sull'argomento e poi arriva anche a me e fa più o meno cosi

COMUNICATO STAMPA - CLAMOROSO IN ABRUZZO: GLI ALBERI DIETRO AL RACKET DELLA PROSTITUZIONE! LE ISTITUZIONI TAGLIERANNO MIGLIAIA DI SALICI E PIOPPI SUL TRONTO, UN BOSCO GRANDE QUANTO 30 CAMPI DI CALCIO, PER...FAVOREGGIAMENTO DELLA PROSTITUZIONE.

WWF, LIPU e Pro-Natura: stupefatti e allibiti

Favoreggiamento della prostituzione: rei di questo grave reato migliaia di alberi verranno presto passati per le motoseghe lungo il Fiume Tronto, nel versante abruzzese. Dalla festa dell'Albero, promossa in questi anni per sensibilizzare i giovani alla difesa della natura, con nonchalance gli stessi enti sembrano ora voler passare a…fare la festa all'albero.

Dopo appostamenti, indagini (ma non pedinamenti, in considerazione della natura dei soggetti indiziati) sono alcuni enti ed istituzioni, tra cui la Regione Abruzzo, a stabilire che gli alberi, rei di essere nati e cresciuti lungo il loro habitat naturale, il fiume Tronto, offrivano rifugio alle decine di prostitute che vengono sfruttate lungo la Bonifica del Tronto.

E via più o meno sullo stesso tono.

Quindi, si stà dicendo che per combattere le prostitute si taglieranno gli alberi? Ma da dove arriva questa notizia?

Cercando un po' per INTERNET non approdo a nulla, o meglio, approdo a siti che, più o meno, rilanciano questo comunicato stampa.

C'è chi riporta esclusivamente il comunicato stampa, chi aggiunge qualcosa asserendo che i comuni interessati sono "i comuni di Ancarano, Controguerra, Colonnella e Martinsicuro", chi ci aggiunge l'immagine della nostra ordinanza antiprostituzione, chi, per fare più impressione converte i 30 campi di calcio con 300.000 metri quadrati.

Insomma, tante voci che in realtà sono sempre e solo una, quella della LIPU e del WWF. Ma dov'è la notizia originale? Quella in cui la regione Abruzzo, il consorzio bonifica del Tronto o qualcun'altro dichiara di voler tagliare questa foresta amazzonica?

Ma soprattutto dov'è questa foresta visto che, chiunque abbia attraversato la SP1 del Tronto, sa benissimo che questa foresta non esiste? Basta anche vedere il mio video delle prostitute riprese da Google Maps.

Beh, la notiza "originale" non c'è perchè non esiste. Per rendersene conto, prima di pubblicare e rilanciare un comunicato stampa allarmistico era quello che ho fatto subito io, chiamare il sindaco di Controguerra che mi ha confermato che da questa mattina riceveva telefonate di testate giornalistiche che chiedevano spiegazioni e la spiegazione è molto semplice e molto più logica del fatto che qualcuno abbia potuto pensare di abbattere alberi per debellare la prostuzione.

Semplicemente ci sono delle aree demaniali "INCOLTE" nei pressi del fiume Tronto, piene di erbacce, rovi e quant'altro che qualche volta sono anche usate dalle prostitute per infrattarsi. Visto che molti cittadini si sono lamentati per questo fatto ma soprattutto per il degrado di queste aree di competenza del consorzio di bonifica, è stato chiesto al consorzio di rimuovere le "ERBACCE" e di dare una pulita a questi terreni.

Altro che foresta amazzonica da abbattere, ahahahhahahah

UPDATE: Ho trovato la notizia originale che, come vedete, non parla assolutamente di alberi ma di vegetazione. Si, ad un certo punto parla di "disboscare il lungo Tronto" ma, anche dalla foto a corredo dell'articolo, si vede che non di alberi si tratta ma di canne e rovi. Probabilmente qualcuno che non ha mai visto, neanche da lontano il fiume Tronto ha pensato bene di dare aria alla bocca.

Ott 08

Il mio sistema è in crash - Video

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Chi si occupa di informatica, ma anche per gli altri, non può mancare nella propria playlist questa fantastica canzone di Immanuel Casto dal titolo "Crash". Non siete convinti? Potrei convincervi con un estratto della canzone cantato da una sensuale Romina Falconi

APRIMI IL PC
FORMATTAMI L’HARD DISK
MONTAMI LA RAM
RIEMPIMI DI SPAM

Si, è la stessa che a Sanremo 2007, delicata delicata, cantava "Ama".

Guardatevela ora.

A questo punto, non sembra anche a voi che, in realtà, la canzone di tutto parla tranne che di PC?

E se vi è piaciuta questa canzone, non perdete altre fantastiche chicche dello stesso cantante come "Escort 25" dove una aspirante escort declama:

Perchè lavorare in un call center quando potrei fare pompini in Costa Smeralda?

oppure con la sua "Anal Beat" con quelle sonorità stile Anni 80 per finire con "50 bocca 100 amore".

Che mi dite? E' un genio o fa cagare?

Ott 07

Usare DynDns con RouterOs

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Lo script sotto permette, a chi ha una routerboard Mikrotik o un sistema con caricato RouterOs di aggiornare gli indirizzi del proprio account su DynDns.org.

Lo script, per essere configurato, necessità del nome host da aggiornare, dello username e password del proprio account su DynDns e dell'interfaccia su cui vi è l'indirizzo dinamicamente assegnato dal provider.

Lo script seguente, se eseguito, aggiorna la propria configurazione

[code lang="bash"]:global ddnsuser "YOUR_USERNAME"
:global ddnspass "YOUR_PASSWORD"
:global ddnshost "YOUR.DOMAIN.EXT"
:global ddnsinterface "THE_INTERFACE"

:global ddnsip [ /ip address get [/ip address find interface=$ddnsinterface] address ] :global ddnslastip
:if ([:len [/interface find name=$ddnsinterface]] = 0 ) do={ :log info "DDNS: No interface named $ddnsinterface, please check configuration." }
:if ([ :typeof $ddnslastip ] = "nothing" ) do={ :global ddnslastip 0.0.0.0/0 }
:if ([ :typeof $ddnsip ] = "nothing" ) do={
:log info ("DDNS: No ip address present on " . $ddnsinterface . ", please check.")
} else={
:if ($ddnsip != $ddnslastip) do={
:log info "DDNS: Sending UPDATE!"
:local ddnsip1 [:pick $ddnsip 0 [:find $ddnsip "/"] ];
:local str "/nic/update?hostname=$ddnshost&amp;myip=$ddnsip1";
/tool fetch address=members.dyndns.org src-path=$str mode=http user=$ddnsuser password=$ddnspass dst-path=("/DynDNS.".$ddnshost)
:delay 1
:local str [/file find name="DynDNS.$ddnshost"];
/file remove $str
:global ddnslastip $ddnsip
} else={
:log info "DDNS: No changes necessary."
}
}[/code]

Questo script può, ovviamente essere eseguito automaticamente, ogni ora o anche meno, usando lo scheduler.

Riporto qui sotto, per comodità, i comandi da incollare in una finestra del terminale del winbox, che aggiungono lo script sopra e uno scheduler che esegue lo script ogni 10 minuti

[code lang="bash"]/system script
add name="DynDNS update" policy=\
ftp,reboot,read,write,policy,test,winbox,password,sniff,sensitive source="\
:global ddnsuser \"YOUR_USERNAME\"\r\
\n:global ddnspass \"YOUR_PASSWORD\"\r\
\n:global ddnshost \"YOUR.DOMAIN.EXT\"\r\
\n:global ddnsinterface \"THE_INTERFACE\"\r\
\n:global ddnsip [ /ip address get [/ip address find interface=\$ddnsinter\
face] address ]\r\
\n:global ddnslastip\r\
\n:if ([:len [/interface find name=\$ddnsinterface]] = 0 ) do={ :log info \
\"DDNS: No interface named \$ddnsinterface, please check configuration.\" \
}\r\
\n:if ([ :typeof \$ddnslastip ] = \"nothing\" ) do={ :global ddnslastip 0.\
0.0.0/0 }\r\
\n:if ([ :typeof \$ddnsip ] = \"nothing\" ) do={\r\
\n:log info (\"DDNS: No ip address present on \" . \$ddnsinterface . \", p\
lease check.\")\r\
\n} else={\r\
\n :if (\$ddnsip != \$ddnslastip) do={\r\
\n :log info \"DDNS: Sending UPDATE!\"\r\
\n\t:local ddnsip1 [:pick \$ddnsip 0 [:find \$ddnsip \"/\"] ];\r\
\n\t:local str \"/nic/update\?hostname=\$ddnshost&amp;myip=\$ddnsip1\";\r\
\n /tool fetch address=members.dyndns.org src-path=\$str mode=http user\
=\$ddnsuser password=\$ddnspass dst-path=(\"/DynDNS.\".\$ddnshost)\r\
\n :delay 1\r\
\n :local str [/file find name=\"DynDNS.\$ddnshost\"];\r\
\n /file remove \$str\r\
\n :global ddnslastip \$ddnsip\r\
\n } else={ \r\
\n :log info \"DDNS: No changes necessary.\"\r\
\n }\r\
\n}"

/system scheduler
add comment="" disabled=no interval=1h name="Schedule DynDNS Update" \
on-event="/system script run \"DynDNS update\"" policy=\
reboot,read,write,policy,test,password,sniff,sensitive start-time=startup
[/code]

Ott 03

Online il nuovo sito della Croce Verde

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Dalla mezzanotte di oggi è online il nuovo sito della Croce Verde P.A. di Villa Rosa di Martinsicuro.

Due mesi di lavoro, incostante ma comunque abbastanza complesso. Dalla conversione di un template, acquistato qualche anno fa, per renderlo compatibile con il sistema di templating di WordPress passando per alcune patch ad alcuni plugin di wordpress che non interagivano bene l'uno con l'altro e altri problemini minori. Ma ovviamente, la parte più lunga e sofferta è stata la scelta e l'inserimento dei contenuti.

Infatti, per questo, spero che a breve altri volenterosi colleghi della Croce Verde entrino nel gruppo degli autori del sito per renderlo sempre aggiornato e dinamico.

Fatevi un giro e fatemi sapere.

Ott 01

Attaccano una telecamera ad un pallone e la mandano nello spazio

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La storia ha dell'incredibile ed il filmato mi ha fatto venire i brividi. Stiamo parlando di Luke Geissbuhler e del piccolo figlio che, ad agosto di quest'anno hanno fatto qualcosa che, per me, è veramente fantastico.

Hanno collegato una telecamera Go Pro Hero HD ad un pallone meteorologico e l'hanno lasciata libera di svolazzare nell'etere. La telecamera ha sopportato venti di 160 Km/h, temperature di 60 gradi sotto zero e una velocità di caduta di oltre 240 Km/h ma, cosa più strabiliante è che, dopo 70 minuti dal lancio, ha raggiunto la stratosfera alla bellezza di ben 35 Km di altezza prima che il pallone scoppiasse.

E poi direte voi? Beh, attaccata alla telecamera vi era anche un piccolo paracadute cosi la telecamera è stata recuperata intatta. E come l'hanno ritrovata, direte voi? Genialata!!! Attaccata alla telecamera c'era un iPhone e usando il GPS integrato e questo servizio online che permette di tenere traccia per l'appunto di un iPhone con GPS attivato, sono riusciti a tenere la telecamera sotto controllo.

I momenti più belli del filmato? Quando la telecamera esce sopra il tetto di nuvole, il rumore di interferenza dell'iPhone che cerca di agganciare inutilmente i satelliti GPS, il vento a oltre 150 Km/h che fa ribaltare telecamera e poi la calma della stratosfera prima della caduta.

Peccato solo che a due minuti dall'atterraggio la batteria della camera non ce la fa più a reggere, forse per il freddo, lasciandoci con l'amaro per la mancata ripresa dell'atterraggio.

Godetevelo tutto.

Beh, a questo punto, chi sa dove si può acquistare un pallone meteorologico?

Set 28

L'AR.Drone non è arrivato, meglio cosi.

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Ricordate quando dicevo che avevo pre-acquistato l'AR.Drone, il fantastico elicottero controllato tramite iPhone. Beh, non è arrivato. A quanto sembra, il sito di GameStop ha fatto casini con il mio ordine, prendendolo in carico, prendendosi i soldi dalla mia carta di credito, annullandolo subito dopo e ridandomi i soldi.

Disastro penserete voi. Beh, neanche tanto. A quanto pare le versioni attuali dell'AR.Drone risentono di un problemino sulla motherboard per cui, dopo un po' di utilizzo, a causa delle vibrazioni, la CPU si stacca dalla motherboard e l'AR.Drone muore.

Quindi meglio aspettare un po' prima di riprocessare l'ordine. Che dire...grazie GameStop.

Set 24

Il protocollo START nelle maxi emergenze

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Sabato 18 Settembre 2010, all'interno del Meeting Nazionale ANPAS 2010 tenutosi nel campo di Coppito a L'Aquila, noi soccorritori abbiamo seguito una interessantissima lezione sul protocollo START previsto nelle maxi emergenze (ossia quell'insieme di valutazioni e categorizzazioni da effettuare non appena giunti sul posto, in una situazione di maxi emergenza nella quale le risorse a dispozione siano ben al di sotto delle necessità e quindi con notevole numero di vittime), per decidere chi soccorrere per primo, chi dopo e chi eventualmente trascurare, con l'obiettivo di salvarne il maggior numero possibile.

Nonostante il relatore, l'infermiere Sergio D'Ascenzo del 118 di Teramo e volontario ANPAS, abbia preparato questa lezione in tempi strettissimi, essendo stato avvertito pochi giorni prima, pur trattandosi di una lezione parte di un corso più ampio, e nonostante la location, la tensostruttura all'aperto del campo non fosse il posto più indicato con notevoli disturbi ambientali, il momento formativo è stato veramente interessante ed istruttivo.

Ecco il filmato in HD dell'intero corso.