Gen 05

RSSMiniReader, un componente Web per feed RSS

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Quello che vedete qui alla sinistra è il mio ultimo prodottino web-based.

Già il nome dovrebbe indicare cosa è: RSSMiniReader. Sostanzialmente è un piccolo componente per il Web per mostrare sui siti i feed RSS provenienti da altri siti. In particolare, l'esempio alla destra mostra i miei video presenti su YouTube.

La peculiarità che mi ha costretto a costruirne uno ex-novo è stata la necessità di avere un componente da inserire in diversi siti fatto da pochi file e facilmente inseribile in pagine web.

Questo componente, in sostanza è formato da 3 file + la vostra pagina HTML.

I tre file sono la libreria javascript che fà tutto il lavoro, un foglio di stile CSS che formatta graficamente il componente e un proxy, presente nella distribuzione sia per PHP che per Perl, ma facilmente adattabile a qualsiasi altro linguaggio, che permette di bypassare il vincolo che non permette al javascript di un dominio di accedere a risorse di un altro dominio.

Una volta inserito, nell'header HTML della pagina un riferimeno alla libreria

...
<script type="text/javascript" src="lib/RSSMiniReader.js"></script>
...

e aggiunto un riferimento a foglio di stile

basta inserire un DIV in un qualsiasi punto e inizializzalo come componente RSSMiniReader

 
<script>new RSSMiniReader('an_unique_id','proxy.php')</script>

e configurando opportunamente proxy.php per ritornare il feed RSS corretto, il risultato è qualcosa di simile a quello presente a sinistra.

Ovviamente il componente è totalmente configurabile in termini di colori e font modificando il foglio di stile d'esempio presente nel pacchetto.

Altra documentazione e il download si trova sul sito di riferimento del prodotto.

Gen 02

Quando si dice: "La classe non è acqua"

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Chicca di fine anno. Della serie: "meglio perderli che trovarli".

Da: ****** [mailto:********@gmail.com] Inviato: mercoledì 31 dicembre 2008 20.16
A: amministrazione@micso.it
Oggetto: Re: Sollecito di pagamento

Cero che siete proprio dei mendicanti, pezzenti e zingari.
Vi devo 69,60 per un servizio di merda che non ho usato se non per qualche mese. Con continue interruzioni del segnale.
E ancora mi scassate il cazzo..
Cosa sarebbero poi le spese accessorie?
In settimana vi faccio il versamento delle 69.60 sperando che vi servano per medicine e non rompetemi più i coglioni
perché se lo fate, quanto è vero quel porco di Dio, vengo giù e vi prendo a calci nei denti!
Provare per credere...

Dic 31

Foto del locale per veglione 2008 a Controguerra

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In anteprima, due vedute panoramiche dei locali della palestra comunale di Controguerra dove domani sera, organizzato dall'amministrazione comunale e dalla pro loco, si terra il cenone e veglione di fine anno 2008 a cui parteciperanno circa 150 concittadini.

locale_fine_anno_2008_veduta_insieme_1.jpglocale_fine_anno_2008_veduta_insieme_2.jpg

Giusto per completezza, la locandina dell'evento

volantino_veglione_2008.jpg

Dic 29

Controguerra Wii Party 2008

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Thumbnail image for wii.png

Domani 30 dicembre 2008 presso la sala polivalente del comune di Controguerra, dalle ore 17.30, spero di riuscire a far divertire quanta più gente possibile al primo "Controguerra Wii Party".

Porterò infatti la mia Wii e i giochi che reputo più divertenti ossia Wii Sports Tennis, Wii Sports Boxing e Wii Mario Kart.

Spero che la risposta dei ragazzi di Controguerra sia buona e che si possa quindi passare un pomeriggio all'insegna del divertimento e dello svago.

Qui il link alla news sul forum del comune.

Se riesco a districarmi fra questo, l'organizzazione del capodanno e gli altri bagordi, vedrò di postare un po' di foto dell'evento.

Dic 26

Il mondo aveva i denti e ti poteva morsicare.

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Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momenti ti poteva morsicare. Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la maglietta blu dei Red Sox (quella che ha "36 GORDON" sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco. Alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: "Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria". Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva

bambina_tom_gordon.jpg

Inizia cosi "La bambina che amava Tom Gordon", romanzo claustrofobico di quel genio di Stephen King che ultimamente ha un po' perso parte della sua vervè narrativa ma che nel 1999, anno di pubblicazione del romanzo in Italia, era ancora al culmine della sua vena d'oro.

Questo romanzo, in particolare, segna un punto di svolta per l'autore che, posizionato di solito nel genere horror, segna invece un punto a favore del genere psicologico in cui l'unico protagonista è sostanzialmente la povera Trisha, dispesa in un bosco che, a nove anni, si trova a fare quello che spesso non riesce a persone adulte, sopravvivere alla Natura e sopravvivere soprattutto alle proprie paure e ai propri stimoli primordiali.

E' vero che anche in questo romanzo King deve comunque inserire un tratto, se non proprio horror, ma almeno soprannaturale ma devo dire che comunque l'inserimento non dispiace più di tanto in quanto tende ad aumentare comunque l'angoscia del lettore verso la povera bambina e verso il suo destino che, via via, si fa sempre più scontanto.

Un libro che, dopo molti anni, si rilegge comunque con vero piacere. Da leggere eventualmente ai propri ragazzi nell'età 14/18 anni per far capire loro come sia instabile la nostra vita e come, in pochi minuti essa possa trasformarsi, a volte per una sciocchezza, da una vita tranquilla e agiata in un incubo da cui spesso non si riesce più a risvegliarsi.

Dic 21

Da quando l'ho preso in mano la prima volta...

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E' lungo, ma non troppo. E' duro e resistente ma allo stesso tempo discreto e, a saperlo usare bene, ti saprà regalare ore e ore di puro divertimento.  E poi, con quel suo colore tutto bianco, ricorda veramente tanto alcuni oggettini tanto di moda ultimamente.

Ehi, ma cosa avete capito? Quello di cui sto parlando è uno degli oggetti più innovativi recentemente apparsi nel mondo del wireless ed in particolare di una delle CPE wireless più belle e innovative presenti sul mercato, il "The Bullett (R)" della Ubiquiti Netwoks Inc che stiamo ultimamente testando all'interno del progetto wireless WADSL/MICSO

thebullet.jpg

Per apprezzare al meglio la bellezza di questo prodotto cerchiamo di spiegare, anche a chi non è pratico di networking, cos'è un CPE. 

Per distribuire connettività a larga banda in aree non raggiunte dal ADSL, si preferisce optare per una soluzione wireless in cui una antenna centrale fornisce banda ad un'area usualmente sferica attorno all'antenna.

Gli utenti abilitati al servizio possono connettersi a larga banda all'interno di tale area usando un apparato formato da una antenna e una radio da cui esce un cavo di rete su cui collegare i propri computer e connettersi a INTERNET.

wadsl_come_funziona.jpg

Questo apparato, lato utente finale, è per l'appunto chiamato CPE. Fino ad oggi, queste CPE erano dei router con, di solito, antenna integrata la cui forma estetica lasciava spesso a desiderare.

alcune_cpe.jpg

In realtà, già nel passato, con la serie Nanostation

nanostation.jpg

la Ubiquiti ci aveva abituato a un prodotto non solo altamente efficiente e affidabile, ma soprattutto bello a vedersi. Ma questa volta con il Bullet ha superato se stesso con un prodotto, non solo bello, ma anche innovativo.

Ma cos'è sostanzialmente il "The Bullet"? E' spiegato perfettamente dal titolo di presentazione del prodotto.

The Bullet Instantly Transform Any Antenna into a Carrier Class Radio System

Sostanzialmente, data una qualsiasi antennaa, gli si attacca una piccola appendice, "The Bullet", per l'appunto, e questa antenna si trasforma magicamente in un CPE. Non che questà sia una magia. Esistono tantissime CPE con antenna non integrata che fanno questo ma la cosa innovativa del "The Bullet" e che, al contrario delle altre CPE, essa diventa una piccola appendice dell'antenna e non un pezzo a parte.

IMG_0225.jpg

Le dimensioni. Beh, forse li chiarisce perfettamente quest'altra foto fatta durante le prove del prodotto

the_bullet_raffrontato_con_una_penna_bic.jpg

Poco più lungo di una penna BIC.

Quindi oltre all'aspetto estetico, la cosa innovativa è la forma cilindrica e il fatto che si collega direttamente all'antenna, diventandone di fatto un'appendice che quindi evita di dover fissare un ulteriore apparato al palo. Ma la rete dov'è?

Come si vede, la parte posteriore è sfilabile e al suo interno si trova il classico plug di rete RJ45 dove collegare la propria rete.

the_bullet_dettaglio_rj45.jpg

Altre informazioni sul prodotto ovviamente sul sito del produttore.

Che dire di altro se non ripetere che, da quando ho preso in mano questo prodotto, ho subito iniziato ad amarlo.

Dic 12

Nottata Quipo in Micso

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logoquipo.gifQuesta notte tutta la Micso sarà impegnata in ciò che è stato battezzato "Nottata Quipo".

Quipo è un famoso e storico Internet Service Provider romano nato nel lontano 1996 e che, ad oggi, è presente sul mercato con offerte di connettività ADSL, Freenet, Hosting e Housing oltre che consulenza informatica alle aziende.

Da oggi Quipo entra nella grande famiglia Micso e diventa a tutti gli effetti un marchio Micso.

In questa lunga nottata tutte le macchine, tutti i servizi e tutte le funzionalità presenti in Quipo saranno spostate da Roma a Pescara con uno di quegli sforzi informatici equiparabile alle 12 fatiche di Ercole.

Per riassumere, alle ore 20.00, dei colleghi partiti alle 16.00 da Pescara, inizieranno lo spegnimento della server farm di Quipo a Roma. Dopo l'arrivo dell'hardware a Pescara, previsto attorno alla mezzanotte si parte con il posizionamento degli apparati all'interno della server farm Micso a Pescara e la riattivazione dei servizi che durerà probabilmente tutta la notte per concludere il tutto intorno alle ore 06.00 di domani mattina.

Vedrò di fare un pò di twitterate notturne con foto per tenervi informati dei nostri immani sforzi.

Per ora beccatevi il festone che ho preparato e appeso all'ingresso della nostra server farm per salutare l'arrivo dei server di Quipo

IMG_0208.jpg
Dic 08

Supercazzola durante una conferenza. Video (auto)Censurato

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censura.png

Evento pubblico, telecamere in piena vista e regia in piena vista, diretta Web.

Nonostante tutto questo qualcuno decide di fare un intervento a dir poco anomalo. L'evento viene messo online e, nonostante non ce ne fosse stato bisogno a causa della natura pubblica dell'evento e dal fatto che la ripresa è comunque GIA' STATA MANDATA IN ONDA DURANTE LA DIRETTA WEB , mi prendo pure la premura di occultare la faccia della persona e di occultare il nome prima di metterlo online.

Eppure qualcuno ritiene che il mio comportamento non sia stato corretto. Non volendo assolutamente entrare nel merito, ho deciso di autocensurare il video.

 

Dic 07

Captive Portal su LinuxPro - Quinta e ultima puntata

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wifizone.png

Nel numero di dicembre di Linux Pro trovate la quinta e ultima puntata della mia serie di articoli sul Captive Portal.

In questo numero, il captive portal costuito finora si arricchisce di una autenticazione centralizzata via server RADIUS.

Vengono inoltre aggiunte al prototipo una modalità di logout dal sistema manuale e una in automatico una volta trascorso un tempo di timeout impostabile in cui l'utente non ha fatto traffico.

Infine, grazie alla presenza del server RADIUS, si introduce una modalità di accounting degli accessi per identificare gli eventi di login/logout degli utenti, il traffico effettuato, il motivo del logout e altre informazioni.

captive_portal_quinta_puntata.png

Come dico anche, in conclusione dell'articolo, il viaggio, iniziato in agosto nella costruzione di un access controller usabile come base per ogni sorta di estensione e personalizzazione ha portato, nel corso dei mesi ad imparare anche altre cose interessanti come modificare a piacere i pacchetti IP facendo ARP Spoofing, imparare a costruire da zero un server DNS e infine, in quest'ultimo numero, a installare, interrogare e interagire con un server RADIUS.

Quindi, in definitiva, oltre all'aver capito come funziona e come si costruisce un captive portal, spero di aver fatto imparare, ai miei lettori, tanti piccoli e grandi trucchi che magari potranno riutilizzare in altri contesti.

Dic 05

Mario Kart in carne ed ossa

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mario_kart.png

Il francese Rémi Gaillard, già noto per altre pazzie in video, ricrea, dal vivo, l'emozione di Mario Kart, mitico gioco Nintendo approdato da poco sulla Wii

Guardatevi il video dove Rémi, travestito da Mario, con un GoKart, sfreccia attraverso il traffico cittadino lanciando banane, facendo rifornimento e infine scappando dalla polizia che lo aveva fermato, chissa come mai

Da morire dal ridere anche per chi non è avvezzo al videogame.