Defibrillazione.org

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Tempo di lettura: 4 min

Oggi voglio presentarvi un nuovo progetto in cui sono entrato e che mi sta entusiasmando tantissimo.

Il progetto si chiama defibrillazione.org e dietro vi è un gruppo di medici, infermieri e soccorritori che credono che la divulgazione e una formazione professionale sulla defibrillazione precoce possa salvare delle vite umane.

L'obiettivo è quello di fare corsi di primo soccorso al personale sanitario e non con l'obiettivo di ridurre le morti extraospedaliere diffondendo le linee guida per una corretta gestione delle situazioni di emergenza di base ed avanzata.

Le statistiche dicono che, ogni 90 secondi, in Europa, una persona è colpita da arresto cardiaco improvviso.

Beh, noi crediamo che la prima risposta a questo problema non debba venire dall'ambulanza ma la soluzione sia TU.

Nel 70% dei casi infatti l’arresto cardiaco avviene in presenza di testimoni, ma la maggior parte dei cittadini italiani, la maggior parte di NOI, non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare.

E’ dimostrato infatti che se i testimoni di un arresto cardiaco iniziassero la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumenterebbero di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.

Questo perchè, già dopo quattro minuti dall'arresto cardiaco il cervello inizia a morire mentre i tempi medi di arrivo di un'ambulanza in ambito urbano sono dagli 8 ai 10 minuti ad arrivare.

Questo significa che 100.000 persone all’anno che potevano salvarsi, non si salvano perchè NOI non facciamo nulla.

Nell'arresto cardiaco improvviso, se non ci aiutiamo tra di noi, nessuno ci potrà salvare.

Per fare questo ci siamo certificati con American Heart Association (AHA), un'organizzazione statunitense non a scopo di lucro che si occupa di studiare e definire delle linee guida internazionali al fine di ridurre le morti causate da problemi cardiaci e ictus, fondata nel 1915 e con sede a Dallas, in Texas.

Se sei interessato, sul sito trovi online tutti i nostri corsi e le informazioni necessarie per salvare forse, un domani, una persona a te cara o un perfetto sconosciuto. Pensaci

in Europa, una persona è colpita da arresto cardiaco improvviso.

Noi siamo un gruppo di medici, infermieri e istruttori addestrati e crediamo che la prima risposta a questo problema sia TU.

Nel 70% dei casi infatti l’arresto cardiaco avviene in presenza di testimoni, ma la maggior parte dei cittadini italiani, la maggior parte di NOI, non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare.

E’ dimostrato infatti che se i testimoni di un arresto cardiaco iniziassero la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumenterebbero di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.

Questo perchè, già dopo quattro minuti dall’arresto cardiaco il cervello inizia a morire mentre i tempi medi di arrivo di un’ambulanza in ambito urbano sono dagli 8 ai 10 minuti ad arrivare.

Questo significa che 100.000 persone all’anno che potevano salvarsi, non si salvano perchè NOI non facciamo nulla.

Nell’arresto cardiaco improvviso, se non ci aiutiamo tra di noi, nessuno ci potrà salvare.

Vuoi conoscere come aiutarci a salvare un familiare? Un amico? O un perfetto sconosciuto?

- See more at: http://defibrillazione.org/wp/ogni-90-secondi/#sthash.ZvfLG3HG.dpuf

Ogni 90 secondi…

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Noi siamo un gruppo di medici, infermieri e istruttori addestrati e crediamo che la prima risposta a questo problema sia TU.

Nel 70% dei casi infatti l’arresto cardiaco avviene in presenza di testimoni, ma la maggior parte dei cittadini italiani, la maggior parte di NOI, non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare.

E’ dimostrato infatti che se i testimoni di un arresto cardiaco iniziassero la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumenterebbero di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.

Questo perchè, già dopo quattro minuti dall’arresto cardiaco il cervello inizia a morire mentre i tempi medi di arrivo di un’ambulanza in ambito urbano sono dagli 8 ai 10 minuti ad arrivare.

Questo significa che 100.000 persone all’anno che potevano salvarsi, non si salvano perchè NOI non facciamo nulla.

Nell’arresto cardiaco improvviso, se non ci aiutiamo tra di noi, nessuno ci potrà salvare.

Vuoi conoscere come aiutarci a salvare un familiare? Un amico? O un perfetto sconosciuto?

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Ogni 90 secondi…

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Noi siamo un gruppo di medici, infermieri e istruttori addestrati e crediamo che la prima risposta a questo problema sia TU.

Nel 70% dei casi infatti l’arresto cardiaco avviene in presenza di testimoni, ma la maggior parte dei cittadini italiani, la maggior parte di NOI, non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare.

E’ dimostrato infatti che se i testimoni di un arresto cardiaco iniziassero la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumenterebbero di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.

Questo perchè, già dopo quattro minuti dall’arresto cardiaco il cervello inizia a morire mentre i tempi medi di arrivo di un’ambulanza in ambito urbano sono dagli 8 ai 10 minuti ad arrivare.

Questo significa che 100.000 persone all’anno che potevano salvarsi, non si salvano perchè NOI non facciamo nulla.

Nell’arresto cardiaco improvviso, se non ci aiutiamo tra di noi, nessuno ci potrà salvare.

Vuoi conoscere come aiutarci a salvare un familiare? Un amico? O un perfetto sconosciuto?

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