In UE ci dobbiamo sempre far riconoscere: il caso del NUE 112

Share
Tempo di lettura: 6 min

112.png

Tanto per cambiare, è partita da parte della comunità europea, una lettera di messa in mora per l'Italia per l'ennesimo ritardo nell'adeguamento del nostro stato alla normativa europea.

Il casus belli è, in questo caso il NUE 112 ossia il numero unico per le chiamate di emergenza.

Si perchè, mentre nella stragrande maggioranza dei paesi europei, è questo l'UNICO numero da chiamare in caso di emergenze da chiamare indipendentemente dalla situazione in atto ed è poi l'operatore che, prendendo atto della situazione, attiverà i servizi e le strutture adeguate, in Italia, nonostante la situazione sia migliorata rispetto agli anni scorsi ancora ci sono diversi numeri di emergenza, non sempre immediatamente a disposizione di chi si trova, nel panico, in una situazione di crisi.

Basti per esempio accennare al numero dei Carabinieri (112), piuttosto che alla Polizia (113), o alla Guardia di Finanza (117), al Corpo forestale (1515), al soccorso sanitario (118), ai Vigili del Fuoco (115), alla Guardia Costiera (1530), al Telefono Azzurro dedicato ai bambini (114), ai telefoni della Polizia municipale di uno degli 8.101 Comuni italiani, o della Polizia provinciale di una delle 107 province. Insomma una giungla che la UE ci contesta.

E ci contesta inoltre la mancata attivazione del servizio di localizzazione delle chiamate al NUE. Negli altri paesi, chiamando il 112, l'operatore viene immediatamente informato della città, della via e del numero civico del chiamante e, nel caso di telefoni mobili, della localizzazione del terminale con una approssimazione tra i 10 e i 200 metri di modo che, anche se chi chiama è impossibilitato a parlare, l'operatore ha comunque una indicazione abbastanza precisa per mandare i primi soccorsi.

A Salerno invece, ad esempio, dove, per il 112, è attivo uno smistatore di chiamate tra Polizia e Carabinieri siamo nella situazione paradossale che si potrebbe chiamare una prima volta i Carabinieri per segnalare un incidente e chiamando una seconda volta, lo stesso numero di emergenza, per segnalare una richiesta di soccorso medico si potrebbe essere convogliati alla centrale di Polizia che è ovviamente all' oscuro della precedente chiamata.

E stavolta non possiamo tutelarci neanche dietro a problematiche temporali di attivazione dei servizi che la UE ci obbliga a fornire. E' infatti dal 1991 che la UE ha definito tale numero e tali servizi e noi, dopo diciotto anni, siamo ancora qui a cadere dalle nuvole come se avessimo sentito per la prima volta parlare di questa cosa.

Nel 2008 un decreto legge, dell'allora ministro Gentiloni, sembra risolvere il divario attuativo e recettivo della legge europea ma basta dare un'occhiata alle previste date di attivazione del servizio sul territorio italiano per rendersi conto che le cose sono ancora al di là da avvenire.

Se anche l'EENA, l'associazione europea per il numero unico di emergenza, è pessimista sul recepimento del decreto legge da parte del governo Berlusconi, allora siamo veramente messi molto male. Come una moderna Cassandra, nell'aprile 2008, infatti l'EENA in modo lungimirante, cosi profetizzava:

Stiamo a vedere cosa deciderà il nuovo esecutivo, di certo dovrà decidere in fretta per non aggravare la posizione dell’Italia davanti alla Corte di Giustizia Europea, la quale di fronte alla non-attuazione dei provvedimenti Gentiloni, potrebbe decidere una salatissima multa nei nostri confronti a causa della mancata localizzazione del chiamante da parte delle centrali operative di emergenza esistenti

Se volete approfondire, un sunto dell'attuale situazione italiana del 112 e la notizia della messa in mora dell'Italia da parte dell'UE.

E ricordiamoci che stiamo parlando della nostra salute e della nostra incolumità in situazioni dove secondi e minuti fanno la differenza tra la vita e la morte.

Ma a noi che ci frega....tanto sappiamo benissimo di vivere nel paese delle banane e, a quanto pare, ci piace pure. Saremo geneticamente predisposti al masochismo?

Tanto per farci ancora più male, ecco la situazione negli altri paesi

  • Lussemburgo: Il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.
  • Danimarca: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.
  • Finlandia:  il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.
  • Islanda: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.
  • Olanda: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.
  • Portogallo: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.
  • Svezia: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.

  • Lituania: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.

  • Estonia: il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze.

  • Francia
    Agli esistenti numeri (15 per ambulanze, 18 per i vigili del fuoco e 17 per la polizia), sono state affiancate e istituite centrali operative del 112 presso le principali centrali operative dei vigili del fuoco o miste (15 e 18 insieme, per ora ne sono attive 6).
    I vigili del fuoco in Francia hanno anche ambulanze per il soccorso medico avanzato.
     

  • Austria
    Già attive le centrali del 112 sono ancora attivi anche i numeri di telefono di polizia 133, ambulanze 144 e Vigili del Fuoco 122, ma viene ampliamente pubblicizzato il nuovo numero 112.
     

  • Spagna
    In Spagna le centrali operative del 112 sono quelle già operative per lo 061 del soccorso medico, oggi sono ancora attive le centrali dello 085 e 062 rispettivamente per vigili del fuoco e polizia (guardia civile), ma una gran parte delle chiamate di emergenza arriva ormai al 112 che le gestisce e le smista.
     

  • Repubblica Ceca
    Il numero 112 era sino a pochi anni fa il numero dell'ora esatta. Oggi la Repubblica Ceca ha istituito un sistema di centrali operative del 112 estremamente organizzato, capace di localizzare il chiamante e con una tecnologia che, come in Svezia, permette agli operatori di poter ricevere chiamate anche da distretti distanti, qualora ad esempio il distretto dell'utente sia sovraccaricato o non in grado di rispondere (es.:in caso di calamità).
    Molto interessante la possibilità di utilizzare le competenze di operatori 112 online che conoscano lingue straniere, infatti in ogni momento è possibile visualizzare quali operatori le conoscono ed effettuare una chiamata in conferenza con questi.
     

  • UK    Irlanda
    In UK e Irlanda le chiamate al 112 vengono automaticamente deviate al 999 che è storicamente il numero delle chiamate di emergenza britannico.
    Tutt'ora viene pubblicizzato il numero unico 999 anziché il 112.
     

  • Polonia
    In Polonia le chiamate al 112 sono possibili sia dai telefoni cellulari, sia dai telefoni fissi (erano sono barrate finché non è intervenuta la Commissione Europea). I vecchi numeri d'emergenza ancora attivi sono il 997 per la polizia, il 998 per i vigili del fuoco, il 999 per le ambulanze e il 985 per il soccorso alpino.

  • Romania
    In Romania il 112 è funzionante come numero unico d'emergenza e sono state create centrali operative dedicate al 112 che hanno sostituito le vecchie centrali operative esistenti e collegate a realtà locali (in Romania l'organizzazione di polizia e del soccorso è molto legata alle diverse realtà locali). Anche in Romania è già attiva la localizzazione del chiamante. La Romania è un nuovo paese Europeo dal 2007.
     

  • Slovenia
    Attivo e pubblicizzato il nuovo numero 112 (non si hanno informazioni sul metodo di funzionamento delle centrali operative). C'è solo un'altro numero per la Polizia: 113.
     

  • Norvegia
    Il 112 è l'unico numero per tutte le emergenze al quale risponde la polizia, ma sono ancora attivi i numeri 113 per le ambulanze, il 110 per i vigili del fuoco.
     

  • Belgio
    Il 112 è già attivo e collegato alle centrali del soccorso (tecnico e sanitario insieme), sono ancora attivi i numeri 100 per vigili del fuoco e ambulanze e 101 per la polizia.

 (fonte: http://www.eena.it/Eusit.htm)

One thought on “In UE ci dobbiamo sempre far riconoscere: il caso del NUE 112

  1. Pingback: NUE 112, piano piano qualcosa si muove

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *