Qualcuno di voi ricorderà forse la vicenda di inizio d'anno, racconta in parte nei commenti di un mio post, che ha visto protagonista il sottoscritto e lo staff Micso durante la, per certi versi tragica, acquisizione Quipo e di come, in sette giorni, si sia riusciti, praticamente da zero, a resuscitare un Internet Service Provider.
Lo strascico di quella vicenda era che ci erano rimasti sul groppone un certo numero di server che definire obsoleti era un mero eufemismo.
Su tali server, montati su di un armadio rack, continuavano infatti a girare servizi, siti web, posta di clienti e tanto altro ancora che, durante la fase dell'emergenza, non eravamo riusciti a migrare sui nostri server.
Ma oggi, finalmente possiamo dire addio all'armadio rack che è stato Quipo, ultima vestigia di un momento di sofferenza ormai storia.
Come potete vedere dalla foto sotto
la gioia è palpabile nelle facce di tutti gli uomini giunti al capezzale del "dinosauro" ormai defunto.
Un doveroso ringraziamento va al Sugo nazionale, a Pablito, il Norm, eVinz, Piergrafico e tutti gli altri, per essersi lentamente adoperati affinchè tutti i clienti Quipo possano vivere su macchine (e soprattuto su sistemi operativi ) degni di questo nome.
Emilià, ma con quella gamba stai dando un calcio in culo a Sugo? :DDDD
E il diavoletto dopo "sistemi operativi" sottintende FreeBSD o è semplice e pura cattiveria linuxiana?
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Pura cattiveria 😀
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