Questa fake news era già in giro dall'inizio. La possibilità che il virus SARS-CoV-2 del Covid-19 fosse stata creata in un qualche laboratorio a Whuan in Cina e da li rilasciata in qualche modo.

Ma la bomba è scoppiata l'altro giorno con la pubblicazione di una puntata del TGR Leonardo del 16/11/2015 dove si annunciava la creazione di un supervirus derivato dal coronavirus.
Cerchiamo allora di capire perchè questa notizia è una fake news.
Innanzitutto il video della puntata di Leonardo è reale, perché si può trovare nell'archivio della RAI quindi questo non è un fake.
Vediamo allora di capire cosa trattava questo esperimento cinese analizzando l'articolo relativo su Nature dell'epoca.
Partiamo innanzitutto con il dire di non confondersi tra il "vecchio virus" della SARS il SARS-CoV (senza il 2 finale) e quello con il 2 finale, il SARS-CoV-2, che è quello della pandemia attuale.
Lo scopo degli scenziati cinesi era studiare se un virus presente nella sola popolazione dei pipistrelli, il SHC014-CoV, molto simile al SARS-CoV, potesse essere un pericolo per l'uomo se avesse compiuto un salto di specie.
Per fare questo hanno isolato la "chiave" che sul SHC014-CoV attacca le cellule del pipistrello e l'hanno sostituita alla "chiave" che sul SARS-CoV attacca le cellule umane e anche quelle del topo.
Il risultato è stato che anche la chiave sul SHC014-CoV, una volta trasferita sul SARS-CoV, attaccava le cellule del topo e dell'uomo in vitro e che, in vivo, inoculato ai topi causava una sintomatologia polmonare simile alla SARS confermando quindi che anche il virus SHC014-CoV dei pipistrelli, se avesse fatto un salto di specie, sarebbe stato pericoloso per l'uomo.
Ora, cosa ha a che fare tutto questo con l'attuale pandemia di SARS-CoV-2? Niente se non appunto che il sospetto che virus dei pipistrelli, dopo un salto di specie, potevano essere pericolosi anche per l'uomo era reale..
Infatti, il codice genetico del SARS-CoV-2 non ha nulla a che vedere con il prodotto chimerico utilizzato nell'esperimento cinese del 2015 perchè l'innesto della "chiave" nel precedente SARS-CoV sarebbe stata evidente e invece questo innesto non c'è nel SARS-CoV-2.
Vediamo invece cosa dice la scienza rispetto alla provenienza del SARS-CoV-2.
In questo articolo del 2020 su "Emerging Microbes & Infections" si analizza la sequenza dell'RNA evidenziandone mutazioni casuali.
In quest'altro si evidenzia invece come la sequenza genetica dell'attuale virus sia una evoluzione di una versione del virus già presente nei pipistrelli .
Per concludere, questo è lo studio sempre su Nature che dice tante cose ma sull'argomento in oggetto dice che: "However, the genetic data irrefutably show that SARS-CoV-2 is not derived from any previously used virus backbone" ossia i dati genetici mostrano irrefutabilmente che il SARS-CoV-2 non deriva da virus creati in laboratorio.
Quindi, si, se avessero voluto fare un virus in laboratorio, come gli scenziati cinesi del 2015, avrebbero preso il virus SARS-CoV e l'avrebbero modificato.
Ma il SARS-CoV-2 dell'attuale pandemia da Covid-19 non deriva dalla SARS-CoV ma da un qualche virus già presente tra i pipistrelli come ad esempio il RaTG13, identificato nei pipistrelli di tipo Rhinolophus affinis che è, per circa il 96% identico al SARS-CoV-2.
Quindi, concludendo, molto più probabilmente, come dice anche Nature, il SARS-CoV-2 deriva da una mutazione di un virus già presente in natura che si è adattato ad attaccare l'uomo: "Instead, we propose two scenarios that can plausibly explain the origin of SARS-CoV-2: (i) natural selection in an animal host before zoonotic transfer; and (ii) natural selection in humans following zoonotic transfer."