Tempo di lettura: 6 minPrima edizione, domenica 8 maggio, del Trail dei due parchi, a Villa Lempa di Civitella del Tronto (TE) organizzato dai Muddy Bikers di Villa Lempa, evento che, per accontentare i due volti di questo sport, quello competitivo e quello "slow", prevede due partenze, una per la competitiva e una per la cicloturistica su un percorso comune.
Un banco di prova per testare se un gruppo di recente formazione sia in grado di organizzare, gestire e far divertire dei bikers provenienti dall'Abruzzo e dalle Marche. Banco di prova che, a mio modesto parere, è perfettamente riuscito seppur con qualche criticità che evidenzierò nel prosieguo e che spero siano lette come critiche costruttive in un'ottica di continua crescita e miglioraramento.
Ai blocchi di partenza
Ma andiamo con ordine. Da Controguerra a Villa Lempa giungono 4 baldi bikers pronti a godere di quello che la giornata saprà donare loro.
Le fasi di registrazione si svolgono relativamente veloci anche grazie alla purtroppo bassa partecipazione all'evento. Visto il bel percorso sono convinto che questo sia un problema di gioventù che gli anni futuri sapranno sicuramente colmare.
Il sottoscritto, conscio degli scarni pacchi gara di ben più blasonati eventi, preferisce non usufruire del medesimo. Ed effettivamente il contenuto del pacco gara è veramente molto scarno. Essendo finiti da un pezzo i tempi di sponsor che riempivano i pacchi gara il mio consiglio per il futuro è di abbandonare questi inutili pacchi gara e di sostituirli con qualcosa di originale e alternativo. Che so, una foto ricordo di un momento della gara con un primo piano del biker, sviluppato e spedito a casa sua.
La partenza
Ma torniamo alla corsa. Siamo alla partenza e il posizionamento nelle relative griglie, tra competitiva e cicloturistica, non causano problemi di sorta e, con soli 7 minuti di ritardo sul ruolino di marcia quindi in orario quasi perfetto, si parte.
Da subito si nota l'ottimo lavoro organizzativo per segnalare e gestire il percorso che resterà eccellente per tutto l'intero percorso. Segnaletica orizzontale e verticale ad ogni svolta perfettamente segnalati come lo sono eventuali ostacoli sul terreno e le salite e discese pericolose.
Segnaletica lungo il percorso
Tanto di cappello per la segnaletica dunque, come tanto di cappello per la scelta dei percorsi della sezione che ci porterà al gran premio della montagna e relativo primo ristoro dentro al bosco delle bosco delle Casermette, luogo tristemente noto per l'omicidio di Melania Rea.
Nonostante il nostro gruppo batta spesso questa zona e conosca molti dei suoi percorsi, i Muddy Bikers sono riusciti comunque a stupire, scegliendo varianti divertenti e mai percorse con passaggi nei pressi di Pagliericcio e Cerqueto riuscendo addirittura, in alcuni casi, a mettere in seria difficoltà la bussola interna del sottoscritto.
La strappaculi che sembrava la via più logica per salire, viene sostituita da varianti simpatiche che alla fine portano all'ultimo tratto della stessa che quindi si percorre in grande agilità.
Un breve tratto su asfalto sulla SP54a ci porta all'ingresso della variante per il bosco. Questo tratto purtroppo non rende al massimo in questo verso in quanto alcune salite con pendenza elevata e tratti accidentati ne pregiudicano il divertimento. Qui infatti poggio per la prima volta i piedi a terra e, ovviamente, becco subito un tizio dell'organizzazione con telecamera al seguito che riprende il mio primo fallimento. Sigh.
Dal bosco delle Casermette dopo un breve tratto in discesa d'asfalto inizia la track più bella dell'intera giornata. Venti minuti di discesa molto tecnica e divertente tra i boschi, con gli alberi che sfrecciano di fianco, i canaletti, le roccette, i saltini e tutto quello che un bikers può chiedere.
Io ti battezzo, biker d'eccellenza, per la prima volta
Senza ombra di dubbio, la più bella track che abbia fatto finora. E il divertimento prosegue dentro le viuzze di Ripe, e nei successivi sentieri a valle che tagliano, dritto per dritto, la strada che porta a Rocca Ischiano e, ad un certo punto, boom, ci ritroviamo con l'acqua fino alle ginocchia, dentro al fiume Salinello. Godimento puro.
Il percorso prosegue poi per un paio di Km fino a Rocca Ischiano, punto dove spesso lascio la macchina per le mie sortite sul monte Foltrone e verso Macchia da Sole.
Qui il percorso devia di nuovo verso la valle del Salinello, in una track molto bella che avevo percorso, in salita, un paio di settimane fa e devo dire che, in discesa, ha tutto un altro sapore.
Io ti battezzo, biker d'eccellenza, per la seconda volta
Ovviamente, questa volta me lo aspetto e infatti, boom, di nuovo con l'acqua fino alle ginocchia, per la seconda volta, dentro al fiume Salinello. Divertentissimo.
Da qui si risale verso la SP53 e piano Risteccio dove incontro il secondo ristoro e, da qui, iniziano le note dolenti. Siamo saliti tanto, siamo scesi con tanto divertimento e ora ci propinano un lunghissimo tratto a mezza costa con dei muri in salita veramente improponibili. Io e il gruppetto con cui sto affrontando questo tratto, siamo spesso costretti a scendere dalle bici e a affrontare questi "muri" a piedi. E sono muri intervallati da brevi discese che spezzano il fiato e il morale e infatti le imprecazioni nei dintorni si sprecano.
Ok, questa seconda parte la posso tranquillamente accettare per chi ha fatto la competitiva ma per noi della cicloturistica è un tratto veramente impossibile. C'è chi ha detto che, in realtà le salite erano meno impegnative del primo tratto ed è vero, risaliamo di solo 400 metri invece dei 700 del primo tratto ma innazitutto questi 400 metri li facciamo salendo e scendendo e inoltre abbiamo già sulle gambe i primi 700 metri di dislivello.
Insomma seconda parte negativa. Poi vengo a sapere che i "ritardatari" della cicloturistica, al secondo ristoro, sono stati dirottati sulla SS81 e gli viene, per fortuna, risparmiato questo tratto. Una ottima scelta.
L'unica nota positiva è che giunti per la seconda volta al bivio di Pagliericcio, la discesa a Villa Passo è veramente divertente e, in parte compensa la grande fatica di questa seconda parte.
Un tratto particolarmente scivoloso
Mi evito poi la salita a Monsanto che ben conosco e che, a parte il tratto in basso divertente, ha di nuovo un inutile muro e una discesa quasi tutta su asfalto che quindi lascio a chi ha ancora energia nelle gambe, e giungo quindi all'arrivo.
Vengo a sapere di alcuni disguidi sull'ordine di arrivo della competitiva. Bikers che erano stati messi come primi di categoria, vengono retrocessi di varie posizioni per errori nel prendere gli arrivi. Occhio ragazzi, questi sono errori gravi e possono dare molto fastidio. L'anno prossimo maggiore attenzione a questi dettagli.
Ottima la possibilità della doccia che, per fortuna, nonostante il cartello alla partenza dichiarasse disponibile fino alle 12:30, è stata fruibile fino alle 13:30.
Ultima nota dolente, la mancanza di qualcosa alla fine, un biscottino, un bicchiere di the, un pasta party e quindi, per recuperare le forze, ripieghiamo sul vicino Ristorante Miami dove, per fortuna, veniamo a sapere da altri bikers che esiste una convenzione a 15 euro che ci permette di apporfittare di un terzo tempo adeguato alla fatica affrontata.
Terzo Tempo
Riassumendo, un lavoro eccellente e certosino nella scelta del percorso da rimodulare solo per quanto riguarda la parte cicloturistica magari avvertendo preventivamente i bikers di ciò che gli aspetta. Alcuni piccoli errori di gioventù, che saranno sicuramente limati nei prossimi anni, e una maggiore presenza di partecipanti sono degli elementi chesicuramente faranno di questo evento un punto di riferimento per la MTB nostrana dei prossimi anni.
Le foto sono mie, di Maurizio Catalani e di Mimmo di Giacomo.
Total distance: 26.67 km
Max elevation: 938 m
Min elevation: 432 m
Total climbing: 1119 m
Total descent: -1115 m
Total time: 02:57:23
Download file:
20160508_0937_Mountain Bike - MTB Trail dei due parchi.gpx