Mag 24

Head Tracking usando il Wiimote

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Tempo di lettura: 2 min

Tutti voi riconoscerete l'oggetto sulla destra. E' il Wii Remote Controller detto anche Wiimore, il "telecomando" con cui si gioca alla console Wii.

Ma non tutti riflettono spesso sulla tecnologia che c'è dietro questo evoluto controller che, grazie ad un sensore sensibile ai raggi infrarossi ed un preciso accellerometro, permette di rilevare esattamente la posizione del Wiimote rispetto allo schermo, l'inclinazione e i suoi movimenti.

Infatti, grazie a tutta questa tecnologia presente al suoi interno, qualcuno si è chiesto se non fosse possibile utilizzare i dati ricavati dal Wiimote per farci altro che giocare.

Tutto deriva da uno studio di Johnny Chung Lee, un ricercatore che sta attualmente lavorando in Microsoft al progetto "Natal" che è riuscito a realizzare una semplice interfaccia nel linguaggio .NET, per interfacciarsi con il WiiMote.

Quello che ho realizzato oggi, sulla base di quanto fatto da Johnny, è un proof of concept di come, usando il sensore ad infrarossi presente all'interno del Wiimote, due LED a infrarossi montati su un paio di occhialini che fanno le veci della barra sensore della Wii, sia possibile tracciare accuratamente la posizione della testa in funzione dello schermo.

Questo permette virtualmente di trasformare il monitor dello schemo in funzione del punto di vista dell'utente realizzando dei mondi virtuali a tre dimensioni che si adattano alla posizione della testa. Il monitor si adatta e reagisce ai movimenti della testa e del corpo come se fosse una vera finestra su di un mondo virtuale realizzando una illusione realistica di profondità e di spazio 3D.

Se siete interessati ad una dimostrazione pratica di come un gioco possa diventare utile, penso di portare questo esperimento all'OpenDay che si terranno il 30 di maggio, presso i laboratori nazionali del Gran Sasso da far vedere al pubblico.

Intanto eccovi un breve video di una telecamera, posta sulla mia testa, mentre mi muovo, con addosso gli occhialini, davanti ad un monitor con un software di riconoscimento della posizione realizzato da Johnny.

Questo invece è il video dell'esperimento di Johnny Chung Lee compreso di spiegazioni (in inglese).