Lug 26

Effetti del Wifi sulle cellule celebrali.

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Se il WiFi produce tali effetti sulle cellule celebrari da far si che qualcuno possa dichiarare cosi tante cavolate in cosi poco tempo, allora c'è veramente da aver paura.

Ma estraiamo alcune perle di saggezza da questa intervista ad un chiaro esperto del settore che purtroppo è rimasto però esposto, per troppo tempo, ai danni delle terribili onde della "viiiiirless adsl".

"perchè mentre l'AIDSL che ognuno di noi può tenere in casa è sulla media di 5 vatte eee un ricevitore non è che faccia più di tanto, quella che è un ricetrasmettitore, satellitare tra l'altro, poi verrebbe addirittura alimentata con sfibbre ottiche, cioè si presume che quella li, nel prossimo anno, anno e mezzo, diventino 40, 50 chilowatt di potenza".

"E' stato riscontrato che questa frequenza che c'ha la ADSL è leggermente inferiore alla trasmissione dei cellulari però fa altri danni rispetto a quelle che possono fare quelle dei telefonia. Questa qui dovrebbe... arriva a colpire....quella frequenza riesce a colpire, come elettromagnetismo, le cellule ROSSE cioè diciamo i globuli rossi".

"E specialmente i bambini che hanno un VESS molto veloce, molto grande, riesce a fargli insorgere la leucemia con una velocità abbastanza impressionante. Si parla, dicono gli esperti in materia, da sette mesi, un anno, un anno e mezzo, un bambino è leucemico."

Non mi credete? Date allora ascolto all'esperto.

Dic 30

Perchè la mia ADSL non funziona

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Tempo di lettura: 7 min

Oggi, cerchiamo di capire come fare quando la nostra ADSL non va. Spesso infatti mi capita di essere chiamato sul lavoro o da amici che si lamentano che INTERNET non funziona. Detta cosi il problema è di difficile interpretazione infatti ci possono essere mille motivi per cui una linea ADSL che fino a un minuto fà funzionava ora smette di funzionare.

Eppure esiste una checklist molto semplice per verificare ed isolare in che punto non funziona INTERNET e se è il caso di fare una segnalazione all'operatore o se la problematica non ha nulla a che vedere con i vari Alice, Tiscali, Infostrada che dir si voglia.

Ricordiamo infatti che spesso questi operatori, Telecom in primis, se vengono a casa e rilevano che la chiamata è stata fatta per una problematica non direttamente imputabile a loro, vi fanno pagare la chiamata.

Vediamo quindi di capire, in questo articolo, i passi da compiere per verificare il punto di interruzione della nostra linea INTERNET.

Ricordate solo una cosa, se un test fallisce NON andate avanti. Prima di poter andare avanti il passo precedente deve aver avuto esito positivo.

Partiamo innanzitutto dal presupposto di avere una macchina windows anche se i comandi che useremo si trovano, con lo stesso nome, anche sui terminali di linux e mac.

La prima cosa da fare è aprire l'ambiente che useremo per i nostri test ossia il "prompt dei comandi".

Test 1 - Ping interfaccia di loopback

Come prima cosa usiamo il comando ping. Il comando ping non fa altro che mandare un piccolo pacchetto ad un indirizzo IP remoto. Se il PC remoto ha attivato il servizio ping, e quasi tutti ce l'hanno, a meno che non sia filtrato da qualche firewall, il PC remoto risponderà al nostro ping con un pacchetto di risposta.

Il comando ping ci dirà quindi sia se qualcuno, dall'altra parte, ci ha risposto, sia quanto tempo c'è voluto tra domanda e risposta.

Il primo test utilizza appunto il comando ping ma su un indirizzo IP particolare che di remoto ha ben poco. L'indirizzo in questione è il 127.0.0.1 detto anche indirizzo di loopback. Infatti tutti i sistemi che hanno funzionante il TCP/IP, ossia il protocollo con cui funziona INTERNET, hanno un interfaccia di rete "virtuale" chiamata loopback che risponde localmente a questo indirizzo particolare.

Questo primo test verifica quindi che lo stack TCP/IP della nostra macchina sia installato e correttamente funzionante e deve ovviamente funzionare indipendentemente dal fatto che il nostro PC sia collegato o meno a qualche tipo di rete. L'indirizzo di loopback deve rispondere sempre e comunque a meno che non ci sia qualche problema alle librerie del sistema operativo che gestistono il TCP/IP.

Lanciando quindi il comando

[code]ping 127.0.0.1[/code]

si deve ottenere qualcosa del genere:

[code]ping 127.0.0.1

Pinging 127.0.0.1 with 32 bytes of data:
Reply from 127.0.0.1: bytes=32 time<1ms TTL=128
Reply from 127.0.0.1: bytes=32 time<1ms TTL=128
Reply from 127.0.0.1: bytes=32 time<1ms TTL=128
Reply from 127.0.0.1: bytes=32 time<1ms TTL=128

Ping statistics for 127.0.0.1: Packets: Sent = 4, Received = 4, Lost = 0 (0% loss),
Approximate round trip times in milli-seconds: Minimum = 0ms, Maximum = 0ms, Average = 0ms[/code]

Questo è il risultato corretto da ottenere che, a parte i valori in millisecondi di risposta, indica comunque che l'interfaccia di loopback è funzionante e risponde.

Una risposta diversa, in particolare un messaggio di errore hardware o comunque una mancata risposta al ping sta ad indicare che: o lo stack TCP/IP non è configurato o non è abilitato o che, qualcosa, un virus o un settore del disco difettoso, ha corrotto le librerie che stanno alla base del funzionamento di questo protocollo sul vostro PC.

Test 2 - La rete è connessa?

La seconda verifica è controllare se siamo collegati ad una rete e se abbiamo un indirizzo IP "giusto".

Per fare questo utilizziamo un altro comando del "prompt" chiamato ipconfig. Questo comando ci da informazioni su tutte le schede di rete su cui è abilitato il TCP/IP.

In particolare dovremo vedere se la scheda di rete "principale" o quella wireless è collegata e ha un indirizzo IP "giusto".

Per questo vi serve un po' di abilità nel riconoscere la scheda di rete giusta. Vediamo un esempio del comando ipconfig sul mio portatile. Il risultato del comando è

[code]Configurazione IP di Windows
Scheda Ethernet VMware Network Adapter VMnet8:

Suffisso DNS specifico per connessione:
Indirizzo IP. . . . . . . . . . . . . : 192.168.49.1
Subnet mask . . . . . . . . . . . . . : 255.255.255.0
Gateway predefinito . . . . . . . . . :

Scheda Ethernet VMware Network Adapter VMnet1:

Suffisso DNS specifico per connessione:
Indirizzo IP. . . . . . . . . . . . . : 192.168.153.1
Subnet mask . . . . . . . . . . . . . : 255.255.255.0
Gateway predefinito . . . . . . . . . :

Scheda Ethernet Connessione rete senza fili:

Stato supporto . . . . . . . . . . . : Supporto disconnesso

Scheda Ethernet Connessione alla rete locale (LAN):

Suffisso DNS specifico per connessione:
Indirizzo IP. . . . . . . . . . . . . : 192.168.0.75
Subnet mask . . . . . . . . . . . . . : 255.255.255.0
Gateway predefinito . . . . . . . . . : 192.168.0.10

Scheda Ethernet Connessione alla rete locale (LAN) 3:

Stato supporto . . . . . . . . . . . : Supporto disconnesso[/code]

Vediamo di leggere e capire questo risultato. Il mio portatile sembra avere 5 schede di rete di cui una, senza fili (riga 16) che però non risulta collegata, due LAN (riga 20 e 27) di cui una non collegata e due "strane" (riga 2 e 9). Tralasciando quest'ultime due, che per inciso, sono due schede virtuali del software VMWare, e tralasciando l'ultima disconnessa che è, in realtà, essa stessa una scheda virtuale di un software di VPN, rimane quella in riga 20 che risulta connessa. Dato che ho lanciato questo comando con il portatile collegato con il cavo alla rete va da se che la scheda di rete relativa è proprio questa.

La scheda giusta, in una situazione "regolare" si riconosce anche perchè è l'unica ad avere il gateway predefinito ossia l'indirizzo IP del nostro router.

Focalizzandoci su questa sola scheda di rete, se il cavo di rete non risulta collegato correttamente, se il cavo è rotto, se la scheda di rete è rotta, se dall'altra parte del filo, l'apparato è spento, il risultato sarà ovviamente

[code]Scheda Ethernet Connessione alla rete locale (LAN):

Stato supporto . . . . . . . . . . . : Supporto disconnesso[/code]

Se la vostra scheda di rete si presenta cosi, dovete quindi andare a cercare un problema fisico sulla rete dovuto alla vostra o alla scheda di rete dall'altro capo del filo o un problema sul filo. Nel caso in cui invece il vostro collegamento fosse wireless allora dovete verificare che l'access point o il vostro router wireless sia acceso e funzionante e che i parametri di accesso alla rete wireless (cifratura, chiave) siano corretti.

Un caso particolare non corretto è questo qui sotto

[code]Scheda Ethernet Connessione alla rete locale (LAN):

Suffisso DNS specifico per connessione:
Indirizzo IP configurazione automatica: 169.254.175.118
Subnet mask . . . . . . . . . . . . . : 255.255.0.0
Gateway predefinito . . . . . . . . . :[/code]

che evidenzia un problema particolare della vostra rete. Se la vostra rete vi assegna un indirizzo IP della serie 169.x.x.x allora la scheda di rete che è ovviamente collegata alla vostra rete, si aspettava che la vostra rete gli assegnasse un indirizzo IP ma questa cosa non è avvunuta e quindi lei si è messa un indirizzo IP "di emergenza" ma che, per quello che vi riguarda non serve sostanzialmente a nulla.

In sostanza, sulla vostra rete non vi è in questo momento un server DHCP che possa fornire gli IP al vostro computer. I casi sono due. O per utilizzare la rete è necessario fornire una configurazione manuale di indirizzo IP, netmask e gateway o, appunto, il server DHCP, che di solito si trova nel vostro router è spento, non raggiungibile o non configurato.

Come prima cosa proverei a verificare se il router è acceso, funzionante e collegato alla rete.

Test 3 - Ping del gateway

La terza prova da fare è quella di fare il ping al vostro router ossia all'indirizzo IP del gateway ottenuto dal comando ipconfig dato nel test precedente, ossia, nel mio caso, 192.168.0.10

Lanciando quindi il comando

[code]ping 192.168.0.10[/code]

si deve ottenere qualcosa del genere:

[code]ping 192.168.0.10

Pinging 192.168.0.10 with 32 bytes of data:
Reply from 192.168.0.10: bytes=32 time 1ms TTL=128
Reply from 192.168.0.10: bytes=32 time 2ms TTL=128
Reply from 192.168.0.10: bytes=32 time 1ms TTL=128
Reply from 192.168.0.10: bytes=32 time 2ms TTL=128

Ping statistics for 127.0.0.1: Packets: Sent = 4, Received = 4, Lost = 0 (0% loss),
Approximate round trip times in milli-seconds: Minimum = 1ms, Maximum = 2ms, Average = 1ms[/code]

Questo significa che, non solo la vostra rete locale è funzionante ma che il vostro router è acceso, funzionante e raggiungibile.

Se invece questo test fallisce allora c'è qualche problema nel raggiungere il vostro router che può essere spento, impallato, con il cavo di rete staccato e comunque irraggiungibile. Focalizzatevi quindi nel capire come mai il vostro router non si raggiunge.

Un ulteriore tentativo, se si ha un altro PC collegato alla rete e provare a capire se si raggiunge l'altro PC pingandolo. Se non si raggiunge il problema è generalizzato sulla vostra rete o forse il problema è solo sul vostro PC. Se lo si raggiunge, il problema è esclusivamente sul vostro router.

Test 4 - Ping IP esterno (8.8.8.8 o 151.1.1.1)

Se il vostro router è raggiungibile, è giunto il momento di testare la vostra connessione INTERNET. Per fare questo, il modo più veloce è quello di pingare alcuni host esterni. Io, a livello mnemonico provo a pingare o l'8.8.8.8 ossia il DNS principale di Google o 151.1.1.1, il DNS principale di IT.NET

Come sopra, ambedue questi ping devono riuscire. Se non riescono allora il problema è che la vostra connettività. Contattate il vostro ISP.

Text 5 - Ping FQDN (www.iol.it)

A questo punto, anche se c'è qualcosa che non va, comunque siamo collegati su INTERNET visto che i ping, ad indirizzi numerici, funzionano.

L'ultimo step è cercare di pingare un FQDN, tipo www.iol.it

Se questo host fallisce allora il problema è sul vostro DNS. Provate a mettere sul PC quello di Google (8.8.8.8) o controllato comunque le impostazioni di DNS.

Se invece anche questo test ha successo allora il problema può risiedere in una impostazione di proxy o un problema di virus.

Nov 04

Internet a basso costo a San Giovanni Teatino (PE)

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Da "Il Centro" del 29 settembre 2010:

Si navigherà presto in INTERNET con tariffe low cost a San Giovanni Teatino. Nelle prossime settimane entrerà in funziona la rete WiFi cittadina realizzata dal Comune per portare la larga banda senza fili nell'intero territorio.

Trattandosi di un progetto finanziato dall'amministrazione comunale, i cittadini potranno connettersi a INTERNET, con la tecnologia wireless, stipulando abbonamenti a prezzi convenienti rispoetto ai tradizionali contratti offerti dai colossi della telefonia e della rete.

L'azienda che si occupa della realizzazione e della gestione del servizio INTERNET low cost, la pescarese Micso, aggiudicataria della gara di appalto, ha già provveduto alla copertura del 95% del territorio, quindi, una volta attivati i ripetitori, il segnale che consentirà di andare online, arriverà in quasi tutte le case e nei luoghi pubblici.

La tecnologia wireless impegnata è di tipo "hiperlaned" (HiperLAN n.d.r.) che promette non pochi vantaggi anche in alternativa alla tradizionale rete INTERNET su cavo, di cui il territorio è già dotato.

Con l'impianto WiFi comunale vengono assicurati banda garantita, eliminazione dei costi fissi e canono e a prezzo vantaggioso.

Il progetto è stato attuato con un sistema di ponti radio che trasporta la banda larga dalla rete in fibra ottica al territorio di San Giovann, dove il segnale viene ripreso da dispositivi di ripetizione.

Il Comune utilizzerà la rete anche per apparecchiature di videosorveglianza e telecontrollo.

L'utenza residenziale potrà ottenere la connessione INTERNET al costo mensile di 8 euro più IVA, con un costo una tantum di 70 euro per l'attivazione.

Mar 01

ADSL + Avvocato - Vocabolario = Gran Casino

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Solita lettera di un utente che, invece di scrivere direttamente, fa scrivere dall'avvocato. A posteriori sarebbe stato meglio avesse scritto lui direttamente infatti

riservandomi di quantificare l'entità dei danni patiti dal mio assistita a causo di tale inadempienza, Vi diffido ad adoperarvi in qualsiasi modo per ripristinare entro oggi la linea

Ovviamente noi ci siamo adoperati in qualsiasi modo per evitare di adoperarci in qualsiasi modo per ripristinare la linea entro oggi.

Ma no, siamo buoni e, nonostate l'avvocato del cliente ci chiede di NON riattivare la linea entro oggi l'abbiamo poi riattivata.

Ah,  a margine, la lettera non era neanche una raccomandata ma una semplice e-mail. Devo "menare" ancora più forte? La carta intestata, assomigliava tanto ad uno dei template di Word. Coincidenza?  🙂

Ago 22

La sanità fà schifo? Colpa dell'ADSL

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Finalmente scoperto il motivo del perchè, in Italia, la sanità è allo sfascio. La colpa è dell'ADSL. E cosi ecco che un impavido direttore generale decide di innalzare la qualità produttiva della propria azienda chiudendo i rubinetti ai propri dipendenti, censurando tutti i siti che non riconducono prettamente all'attività lavorativa.

oscuramento_siti_adsl.jpg

A voler ritornare un attimo seri, non credo che sia questa la causa principale del livello produttivo dell'ASL visto che, se uno non ha voglia di lavorare non è che se gli togli INTERNET torna ad essere produttivo. C'è sempre la gazzetta dello sport, l'iPod o, nei casi più rari, un buon libro.

Ma, con questo post, non volevo dare in realtà un giudizio positivo o negativo all'azione di questo direttore di ASL quanto analizzare con voi alcuni piccoli strafalcioni di questo documento.

Iniziamo dall'oggetto: "Oscuramento siti ADSL". Avrei capito "siti web", avrei capito "siti Internet", ma "siti ADSL" no. Caro direttore, bastava dire "Oscuramento siti" anche perchè, mi sembra di ricordare che voi li, in ASL, avete una CDN e non un'ADSL.

Andiamo poi al primo paragrafo. Il motivo dell'oscuramento sembra essere che tutti i dipendenti, medici e capisale siano sempre collegati a siti di prenotazioni viaggi, vacanze (e vabbè...è il periodo), sport (l'alternativa tanto c'è, ed è sempre il bel giornale rosa), ricette gastronomiche (????) ecc, ecc. Beh, non sò voi, ma secondo me il 95% del traffico che ha causato il blocco dell'accesso ad INTERNET sta in quel "ecc.ecc." ed è il buon vecchio... PORNO!!!!!! E poi, cosa altrettanto grave: dov'è la proposizione principale? Dimenticata nel cassetto?

Secondo paragrafo. Si inizia con un dubbio atroce. Qualche ISP si è lamentato con l'ASL per il fatto che i propri dipenendenti fanno talmente tante richieste ai loro siti da affossarli. Tale è infatti, di primo acchitto, il significato che dò alla frase "Poichè detti siti sono occupati per tantissimo tempo..". Leggendo meglio, il significato è invece chiaro, ma poteva essere espresso molto meglio. E poi, ma in tutto il paragrafo, dov'è la proposizione principale? Dimenticata anche questa nello stesso cassetto?

Quarto paragrafo: "Non posso a questo punto comunicare che..." e allora non comunicarlo!!!!

A conclusione di tutto questo mi viene da dire che con i soldi risparmiati da questa "lodevole" iniziativa, propongo di pagare due corsi al caro direttore generale, uno per migliorare la sua conoscenza del mondo INTERNET, e uno per imparare ad utilizzare al meglio la cara lingua italiana.

Giu 10

Telecom sempre più ingorda

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ingordigia.jpg

A molti non sembrò vero quando, nel 2003, fu introdotta la possibilità di attivare una ADSL su cavo dati ossia una ADSL su di una linea ove non vi era attivato alcuna utenza telefonica.

Su tale line quindi, nessun canone fisso era dovuto a Telecom e l'unico importo da pagare era quello del solo servizio ADSL da corrispondere, tra l'altro, ad un operatore ADSL che poteva, ovviamente, non essere Telecom.

Se poi ci si aggiungeva la possibilità del VoIP ecco che si poteva avere finalmente una ADSL con telefono annesso pagando solo il consumo di tali servizi senza canoni fissi aggiuntivi.

Ma, come tutte le poche cose belle in Italia, anche questa possibilità ebbe vita breve. E cosi fu che, nel 2006, dopo essersi resa conto della perdita di clienti che migravano dalle ADSL sul cavo telefonico a quelle su cavo dati, Telecom riusci a far passare un improbabile quanto assurdo canone anche sul cavo dati. Oltre 10 euro al mese giustificate come importo per rientrare dei costi di manutenzione delle linee.

Un canone che personalmente trovavo e trovo tuttora totalmente ingiusto; e non sono il solo a pensarla cosi.

Ma ora, oltre al danno anche la beffa. Dal 15 giugno 2009 Telecom si aumenta il canone di oltre un euro al mese. Ecco la lettera che ci annuncia l'aumento dell'ingiusto obolo.

lettera_canone_telecom.jpg

Che dire? Che non c'è proprio limite all'ingordigia.

Ott 06

Vuoi avere Alice nuda a casa tua?

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E' disponibile sul sito Telecom quello che ormai altri provider fanno da anni, una versione "naked" (nuda) dell'ADSL, ossia una ADSL senza la necessità di avere una linea telefonica.

Tanto per rendere l'idea di quanto Telecom è sempre <grin mode=on>avanti coi tempi</grin>, di questa modalità "naked" o "no-phone" che dir si voglia, ne parlavo qui nel lontano 2005.

Per "festeggiare" l'evento, ha realizzato, per oneComics, una gustosissima vignetta

alicenuda.jpg

Riflettete. Volete Alice nuda per un po' di tempo, OK, ma ricordatevi che poi, quando andate a letto, vi ritrovate quel popò di moglie. Fatti vostri!!!