Diplomacy, il gioco preferito da Kissinger

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Andare in soffitta per trovare la scatola del Monopoli e riuscire invece con una scatola praticamente integra di Diplomacy non ha prezzo.

DSCN2003Non conoscete Diplomacy, giocatori di Risico da strapazzo, non sapete cosa vi siete persi. Diplomacy era il gioco preferito di John F. Kennedy e di Henry Kissinger e almeno per Kissinger, c'è una sua intervista a testimoniare questa passione.

DSCN2005Diplomacy è un gioco a informazione completa, statico, non cooperativo e, dopo che tutti i centri liberi sono stati presi, un gioco a somma zero, quindi soggetto all'ottimo paretiano e perciò non presenta l'equilibrio di Nash.

Non so cosa cavolo significhi questa cosa qui sopra, copiata dalla pagina Wikipedia del gioco, ma fa molto figo 🙂

In realtà il gioco consiste nel conquistare un Europa antecedente alla prima guerra mondiale (anche se esistono varianti anche per altre epoche)

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arrivando a possedere almeno 18 centri di rifornimento alla fine di un turno invernale. Il fattore fortuna, presente nella maggior parte dei giochi strategici, è quasi assente in quanto è legato unicamente all'assegnazione iniziale delle potenze ai giocatori. Per questo motivo, al contrario di altri giochi simili, poiché la superiorità numerica è cruciale al successo, le alleanze con gli altri giocatori sono vitali.

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Per raggiungere la vittoria si deve fare ricorso, oltre alle proprie doti strategiche, al proprio carisma e all'arte della diplomazia con gli altri giocatori, stipulando alleanze e rompendole al momento opportuno.

Rispetto ad altri giochi simili, Diplomacy differisce per diversi aspetti:

  • Il movimento delle unità è simultaneo: i giocatori scrivono tutti le proprie mosse e queste vengono poi eseguite simultaneamente.
  • L'interazione sociale ed interpersonale sono parte caratterizzante nonché essenziale del gioco.
  • Le regole che simulano il combattimento sono puramente strategiche, astratte e semplici; non è presente alcuna componente tattica o realistica.
  • La risoluzione dei combattimenti non ha elementi casuali: gli esiti di ogni conflitto si basano sul comportamento delle diverse unità, non vengono impiegati dadi né carte.

Pronto per iniziare un torneo. E voi?

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