Ero spaparanzato tranquillo sul divano, televisione spenta, dopo una serata di bagordi causati dal primo test del barbecue che avevo appena comprato. Quindi potete immaginare lo stato di beatitudine che pervadeva il mio corpo.
Mia moglie in cucina con la televisione accesa quando ecco che sento per ben due volte la parola "WiFi".
Urca, andiamo a vedere come mai si parla in TV di sta' roba.
Devo dire che ho sempre amato il programma Report di RAI3, che quando mi ci trovo, è praticamente l'unico programma che seguo, reputandolo serio...fino a stasera.
La faccio breve...."mai sentite tante inesattezze in una volta sola". "Il WiFi fa male, fa venire il cancro, è causa di mutazioni del DNA, è il motivo per cui il PdL ha vinto le elezioni". Beh, l'ultima l'ho aggiunta io...ma per il resto...
Ma soprattutto, quello che mi ha alterato, è il modo di affrontare il problema che sembra lasciare adito al contraddittorio, dove da una parte c'è il solito tizio che afferma "io non permetterei mai a mia figlia di frequentare una scuola che avesse una rete WiFi accessa", e a me viene da pensare...e tutti i telefonini degli studenti, degli insegnati, dei bidelli dove li mettiamo??? Vabbe', dicevo, da una parte c'è sto tizio, ma dall'altra parte c'è la parte di questo scienziato che dice: "Non è dimostrato da nessuno studio che ci siano delle patologie dovute a campi elettromagnetici". Bene mi dico, una voce seria. Ma subito il programma fa' passare questo secondo scienziato come un colluso con il mondo dell'industria rimarcando più volte che il tizio prima ha fatto svariate consulenze per i grandi dell'industria.
"Ma il punto controverso è proprio questo. Il Dottor Repacholi lavorava
per la stessa industria che ha creato questa forma di radiazioni. Prima
di lavorare per la OMS, è stato esperto consulente dell'industria della
telefonia, che ha piazzato i ripetitori nelle posizioni più controverse."
Ma stiamo parlando di WiFi o di telefonia cellulare? No, perchè se parliamo di telefonia cellulare potrei anche essere d'accordo, ma il titolo del servizion è "WI-FI: UN SEGNALE DALL'ALLARME"
Ho ovviamente spento e me ne sono andato al computer a lavorare. Ma ora, leggendo il testo integrale dell'inchiesta non ho retto più. Cito e commento alcuni passaggi:
"Ma un telefono cellulare è una questione di scelta personale. Si può
decidere se usarlo o meno, e se non vuoi essere colpito dalle
radiazioni semplicemente non accendi il tuo telefonino. Hai tu il
controllo della situazione"
A parte che hanno vietato il fumo nei locali a causa del fumo passivo...come mi devo comportare se il tizio affianco a me sta telefonando...lo denuncio per "irraggiamento passivo". Omettiamo poi la differenza in termini di potenza tra un'antenna cellulare e quella Wifi? Basta pensare che la "mia" antenna cellulare si trova a 10 Km di distanza eppure il mio cellulare prende alla grande anche nella mia cantina mentre l'access point al piano di sotto non lo riesco a beccare neanche se urlo...ma forte....NON CONTA NULLA QUESTO QUANDO DIAMO CONTRO ALLA FORMICA WIFI OMETTENDO IL COLOSSO DI RODI CELLULARE O LA MONTAGNA RADIO PRIVATE?
"Siamo circa a 100 metri dall'antenna [cellulare] qui...Ok, e vediamo poi di confrontarlo con l'intensità del segnale wi-fi all'interno della scuola....è quasi il triplo di quello che abbiamo rilevato per quell'antenna di telefonia mobile."
Cioè, premesso che stiamo parlando di scuole inglesi....mi chiedo...ma che razza di WiFi usano in Inghilterra? S.U.Wifi? (Super Ultra Wifi)? No perchè qui da noi un antenna WiFi spara a 100mW max. Sinceramente non so' quanto può sparare un'antenna WiFi, ma dato che report è andata a fare il confronto in Inghilterra io allora mi permetto di citare Swisscom con la seguente affermazione
"In Svizzera, le reti di telefonia mobile GSM e UMTS sono attualmente
organizzate a celle molto piccole, e pertanto non hanno bisogno di
trasmettitori potenti. Di fatto, è raro che una stazione di base
presenti una potenza di trasmissione superiore a 120 watt."
120 W un'antenna cellulare in svizzera, 100mW un WiFi in Italia, com'è che in Inghilterra un access point spara tre volte un'antenna cellulare? Ah...la "m" prima della "W" stà per milli, non per MEGA 😀
"Se si osservano i dati è possibile avere una visione molto chiara. è
come un puzzle e ogni pezzo si adatta perfettamente: dalle interruzioni
nella catena del DNA, ai danni al DNA, fino agli studi sugli animali e
alle prove epidemiologiche che mostrano per esempio un aumento dei
sintomi e un aumento dell'incidenza del cancro."
Che ci facesse vedere questi dati...perchè secondo me, nello studio citato, la radiazione elettromagnetica era forse un tantino più "dura"....diciamo RAGGI GAMMA??? 😀
Non la faccio lunga più di tanto....vogliamo parlare del problema delle radiazione e.m.? Ok, andiamo allora a parlare dei migliaia di kW sparati da talune radio private che trasmettono sul territorio italiano, in barba alle normative vigenti, solo perchè le loro antenne sono poste in territorio extranazionale....parliamo degli elettrodotti da migliaia di kV che passano rasenti a scuole a asili....parliamo dell'aria che respiriamo piena di micropolveri sottili, di tante schifezze che causano il cancro con una sola boccata.....parliamo delle sigarette....oggetti che si sà favorire il cancro eppure liberamente in commercio....parliamo di tutta la merda che mangiamo normalmente senza parlare poi di quando qualche "svelto" decide di rimettere in commercio surgelati scaduti cambiando l'etichetta di scadenza.... ma non rompeteci con pochi milliWatt che certe volte non funzionano neanche da una stanza ad un altra.
Un ultima nota riguardo la coerenza della trasmissione che invece, sei mesi fa, nella sezione "La buona notizia" si "vendeva" come fosse il WiFi la cura contro il digital divide. Per chi si fosse perso questa "buone notizia", il servizio è ancora disponibile online.
Update del 13 Maggio 2008
Di questa "disinformazione" fatta da Report ne parla, in termini più
calmi e pacati del sottoscritto anche Paolo Attivissimo su
http://attivissimo.blogspot.com/2008/05/wifi-paura-mi-fai.html
Ciao, forse non hai visto l'inizio (come si capisce dalla tua introduzione :)). Il servizio non l'ha fatto Report, ma come ha detto la Gabanelli è il servizio della BBC di un anno fa sul WiFi che ha suscitato molte polemiche; quindi c'è la premessa che è un servizio indipendente da Report dato solo per diritto d'informazione.
Essendo della BBC parla delle scuole inglesi, e nello stesso servizio si dice chiaramente che tra i vari paesi dove il limite massimo delle radiazioni del WiFi imposto dalla legge è molto più basso di quello accettato nel Regno Unito c'è l'Italia.
Comunque sul servizio sono d'accordo con te, ci sono molte inesattezze, vi è una tesi e il tutto per confermarla. Ma considera anche che la potenza del wifi nelle scuole, e quindi nelle aule, in Uk è decisamente più alto che in Italia. Ciauz
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Hai ragione. Non lo sapevo essendomi perso l'inizio. Pero' anche se "dato solo per diritto d'informazione", se l'informazione è sbagliata sarebbe meglio non darla per niente.
Inoltre se anche è vero che il WiFi in UK è "piu' forte", mi sembra che sia comunque al massimo 1Watt e quindi come il nostro WiFi5 in Italia. E, relativamente alla visione globale del "problema", 100mW o 1W non è che cambi poi molto.
Inoltre, vorrei approfittare per rimarcare una cosa. Premesso che le potenze descrescono con il quadrato delle distanze, non è che ha molto senso misurare l'emissione di un antenna cellulare a 100m e quella da un'antenna WiFi a 10cm, soprattutto tenendo conto che di solito un access point io me lo trovo sempre a oltre un metro di distanza mentre il cellulare di solito ce l'ho appoggiato a 2cm da un organo molto importante del mio corpo....e non sto parlando di quando ho il cellulare in tasca 😀
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Ciao,
anche io ho notato parecchie inesattezze sul servizio, e quello che mi ha atterrito (e non uso a caso il termine), è che se io ho notato le inesattezze perché si parlava di cose che bene o male conosco, sugli altri servizi non è che magari mi raccontano cose false?
Mi è sempre piaciuto Report: quello di cui parla, il taglio giornalistico e il tipo di inchiesta che sembra bene o male svincolata da pressioni politiche. Ma ora un velo d'ombra sembra calata su questa trasmissione :'(
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Infatti. Il mio stesso stato d'animo.
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La potenza irradiata da un'antenna, nel caso puramente teorico di un'antenna che emette in maniera uguale in ogni direzione (potremmo chiamarla distribuzione "sferica" concedetemi il termine) varia in funzione del cubo della ristanza dalla stessa. Se rilevi la potenza irradiata da tale tipo di antenna ad una certa distanza x e poi la misuri a 2x, la potenza non è dimezzata ma è 1/8.
In realtà vengono utilizzate antenne direttive, per cui la riduzione della potenza in funzione della distanza dovrebbe essere compresa tra un rapporto quadratico e cubico.
Questo per dire che se ti metti a 100m da un'antenna di una stazione base dei cellulari o a 10cm da un access point, sicuramente hai una potenza irradiata enormemente più alta dall'access point, ma non frazie alla potenza nominale, ma grazie alla piccola distanza!
poi, se faccia male o no, quello si che è un mistero!
Faccio poi notare che non siè parlato di altre tecnologie ancora più diffuse sel wi-fi e che utilizzano la radiofrequenza: i telefoni DECT (chi non ne ha uno in casa?), i sensori a microonde o a doppia tecnologia degli antifurti, e perchè no, il tuo nuovo processore quadri core a 3GHz dove lo mettiamo?
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Anch'io vedendo la trasmissione ho fatto le tue stesse osservazioni. Soprattutto quelle sulle potenze irradiate.
Comunque detta papale papale ho avuto l'impressione che l'obiettivo fosse proprio quello di smontare il wi-fi più che fare delle analisi obiettive.
Oltre al post, forse, dovresti provare anche a scrivere alla redazione di report.
Rispondi
Io ormai nutro forti dubbi su questi programmi giornal/sensazionalistici.
Devono fare scoop e più che un indagine sembra che partano da una tesi e che cerchino solo le prove per dimostrare la tesi precostituita di turno.
In questo caso c'e' una certa fetta di persone che un po' ne masticano e si rendono conto delle forzature ma quando l'argomento non è così conosciuto?
Rispondi
concordo con Giovanni, all'inizio dici :
"Devo dire che ho sempre amato il programma Report di RAI3, che quando mi ci trovo, è praticamente l'unico programma che seguo, reputandolo serio...fino a stasera."
in effetti l'impostazione di questi programmi è proprio tesa ad avvalorare delle tesi precostituite,
relegando due note di dubbio nei titoli di coda, tanto per salvarsi dall'accusa di non essere
imparziali.
in effetti, quando sostengono tesi che condividiamo .. si fanno amare; certo è che è buona regola
prendere con le pinze tutto quello che viene detto e possibilmente sentire sempre anche l'altra campana ..
Rispondi
...secondo me fin quando un'autorità garante della salute non ci da per certo che il wifi e i cellulari non fanno male, è pur presumibile il contrario e quindi fino a prova contraria fa male, almeno per come la vedo io... Comunque il fatto che in germania abbiano tolto tutte le antenne wifi che avevano piazzato in diverse città dovrebbe far pensare al di la del comodo gingillo tecnologico, non vi pare? Anche a me fa comodo avere il wireless a casa per motivi di cavi volanti in cui prima o poi inciampa qualcuno, però se fra vent'anni mi ritrovo con un carcinoma a chi devo ringraziare, al fatto che nessuno sapeva e quindi nessuno ha avvertito del possibile??? Mi sembra un po' la storia che si ripete: qualcuno ricorda l'amianto??? Adesso tutti lo aborrano, fino a pochi anni fa non si pensava neppure che producesse cancro ma anche chi sapeva era messo a zittire fino all'evidenza...
Non so che pensare: io inizio ad evitare di avere l'adorata antennina accesa giorno e notte, poi voi fate un po' come vi pare... 🙂
Ciao a tutti...
Rispondi
Indipendentemente dal fatto che anche altri tipi radiazioni dovute all'uso (lecito o illecito) dell'etere possano provacare danni alla salute umana, ti ricordo che qui si sta solo parlando di Wi-Fi, ossia quella tecnologia che trovi ben documentata negli standard IEEE 802.11 (e nelle sue varie versioni), paragonandola alle reti (penso) GSM (non credo facciano riferimento a quelle di ultima generazione).
La domanda posta dal servizio della BBC (tradotto e riproposto da Report) è:
- è lecito far sviluppare sul mercato questa nuova tecnologia?
come corollario vengono riportate interviste rilasciate da vari esperti in materia, riportando anche le varie tesi di favorevoli e contrari con le loro motivazioni.
E' giusto dire che l'indagine è stata fatta nel regno unito quindi sottolineare che non è corretto riproporla con la carta carbone qui da noi, ma in ogni caso, secondo me si sta correndo troppo; se è vero che esistono soggetti elettrosensibili (dato in quantità non trascurabile) bisogna tutelarli e non bisogna cercare di favorire i soliti 4industriali che per arricchirsi spingono per aumentare la diffussione di questa tecnologia.
La tecnologià esiste ed è utile al mercato (su questo sono d'accordo), ma a sto punto per migliorare l'efficienza e quindi l'efficacia del prodotto andrebbe resa sicrua, va a finire che si trova anche un modo per ottimizzarla (dati i problemi che essa ha nei collegamenti).
Rispondi
A mio modesto modo di vedere, se il servizio non è stato fatto da Report ma solo riportato, allora bisogna gettare le basi per un contraddittorio SERIO, con tecnici e esperti del settore, non coi soliti chiacchieroni giacca e cravatta di turno.
Lo ripeto da tempo, chi ha l'ONORE di fare informazione (che sia lo staff di Report o che sia Emiliano che scrive in pubblico quì) ha anche l'ONERE di farla come si deve, senza ilazioni prive di fondamento e senza eclatanti sparate ardite solo per l'audience e il pubblico consenso. Quanto meno, lasciare l'ombra del dubbio e demandare l'utente/telespettatore di approfondire l'argomento dove e come opportuno.
Saluti, grazie Emiliano
Rispondi
Anche a me il servizio non è piaciuto, ho sentito molto acclamare la BBC, ma paragonata alla serietà dei servizi di report il paragone non regge. Per una volta nella vita, c'e' un pezzo d'Italia di cui posso sentirmi di andare fiero. Il dubbio del servizio però mi resta: il wi-fi è nocivo per la mia salute? Se si, allora lo tolgo. Se non si sa, perchè non ci sono studi sufficienti a dimostrarlo, lo voglio tolto a maggior ragione! Certe risposte dalle istituzioni, mi fanno rabbrividire: Le tecnologie senza fili, a breve e lungo termine, non dovrebbero avere effetti negativi sulla salute. Ma, un intervento per tenere sotto controllo la situazione è in ogni caso necessario. e questo non è di report, è quanto detto dal ministero della salute mercoledi 12 dicembre 2007, un periodo sufficientemente breve vista la situazione politica attuale. la fonte è questa è un sito redatto da HTML.it, di cui mi fido, sono seri. Capisci Emiliano, per le istituzioni del mio stato, io dovrei essere in salute. Lo ripeto, dovrei. Ma non eravamo uno stato di diritto?
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Ciao ragazzi... ovviamente solo il tempo può darci ragione, prima si fumava nei film con vanto, Humphrey Bogart docet, e si mettevano giù tetti in eternit che era un piacere... 😉
Io penso, e temo, che fra qualche annetto con l'aumento delle percentuali di tumori ci sarà un po' da... ridere. :-S
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A me sembra che il servizio volesse più che altro far capire che esistono dei dubbi su questa tecnologia, infatti sono state presentate le due campane.
Il servizio, se ben visto, e per intero non proponeva una testi e cercava di dimostrarla, ma partiva dal fatto che in GB si sta avendo un diffusione del wi-fi enorme ed incontrollata a attraverso enti governativi quando nello stesso momento il responsabile dell' istituto superiore di sanità inglese (non si chiama proprio così ma ne è il nostro equivalente) afferma che in base a nuovi si potrebbero avere effetti negativi sulla salute, quindi sarebbe indicato utilizzare il principio di precauzione. Il servizio è su questo punto che è polemico, una polemica interna alle istituzioni GB.
Che poi l'unico dato certo sia la presenza di soggetti sensibili all'elettromagnetismo tanto da riconoscerlo come patologia invalidante in svezia (mi pare) credo faccia comunque pensare.
Il fatto poi che il servizio sia tecnicamente impreciso non ne invalida il messaggio principale, ovvero che in presenza di tecnologie dal dubbio impatto sulla salute debba prevalere il principio di precauzione.
Ovviamente se si crede che gli studi effettuati sul wifi siano cialtronerie è sempre possibile cercare le pubblicazione e valutarne le metodologie..
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esperienza diretta:
circa un anno fa, ho installato un router wifi a casa. nei giorni successivi mio figlio di 10 anni, era irrequieto, dormiva poco e male, era scorbutico. questo stato di cose e' durato circa tre settimane, sino a quando ho deciso di dismettere il router wifi. nel giro di due giorni sono scomparsi i sintomi a mio figlio. una semplice coincidenza!? la prova del nove? non oso fare verifiche.
cosa devo dedurre?
sono d'accordo con Flavio
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gianni... [modificato dal moderatore] non c'è bisogno di stare a spiegare quanto sia idiota riportare UN caso specifico come prova.
Anche riportare il solito paragone con l'ethernit è secondo me una cazzata, ovvero un modo sbagliato per arrivare ad una conclusione valida. Non ho mai saputo di uno studio scientifico che abbia accertato che mangiare mele non faccia male, quindi con questo ragionamento non mi sento sicuro a mangiare mele (o meglio qualsiasi altro comportamento/oggetto preferibilmente in ambito tecnologico "non testato").
E guarda caso da due anni ho iniziato a soffrire di problemi alla pelle, proprio da quando ho preso l'abitudine di mangiarne una mela la mattina al lavoro durante la pausa caffè. Per scherzare l'ho anche detto al dottore in una delle prime visite:" , sarà mica vero il contrario?". Ho smesso quell'abitudine e (dopo due anni di inutili cure e varie prove e dottori/specialisti) finalmente sto bene (per ora), quindi: non mangiate le mele, fanno venire la dermatite!
Qualcuno afferma anche che "i dettagli" o "piccole imprecisioni" non variano la sostanza del discorso: non sono assolutamente daccordo, da sempre piccole "omissioni" e/o "imprecisioni" hanno effetti catastrofici o comunque permettono ai "furbi" di fregarti. E poi sono un vero proprio indice della qualità (veridicità) di ciò che viene detto.
Devo vedere quel servizio, anche per assicurarmi che Report non sia cambiato; ho sempre apprezzato quella che mi sembrava informazione CORRETTA e COMPLETA, ma di politica non me ne intendo...
Per l'argomento specifico purtroppo sono anche io alla ricerca della verità: le onde elettromagnetiche fanno male? Il segnale WIFI e dei telefoni cellulari fa male?
Per ora, con le conoscienze che ho lo metto sullo stesso piano degli OGM:
non conosco studi che ne dimostrino gli effetti negativi sull'uomo, ne nessuno finora mi ha mostrato che esistono (e questo al contrario dei pareri espressi da altri mi fa pensare che non ve ne siano).
Questo mio parere ripeto è dovuto alla mia ignoranza, che però credo sia comune in materia.
Alessandro
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Correzione al commento precedente.
Nel commento sopra non viene visualizzato l'inizio del proverbio che ho riportato al dottore: "una mela al giorno..."
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Le onde elettromagnetiche fanno male ed è appuratissimo, se vai a lavorare su un antenna televisiva ci stanno cartelli grossi come delle case che dicono che l'impianto va spento prima di iniziare dei lavori se no ti friggi, io son stato a radio vaticana in gita da bambino e ricordo ancora come i preti dicevano che gli uccelli hanno imparato gli orari di trasmissione delle antennone che stanno li perchè come accendono quelle gli uccelli si friggono letteralmente e mi ricordo che sembrava un bunker dove stavano i tecnici della radio.
Anche i cellulari o il wi-fi son dannosi, tutto sta alla nostra intelligenza nell' usarli e nel fatto che non ci dobbiamo lamentare se non abbiamo campo con il cell! Vuoi campare? Allora manco una tacchetta devi avere sul cell!
A Roma ci sta una scuola su monte mario proprio a uno sputo dalle antenne televisive e guarda caso un sacco di bimbi si son malati di leucemia e altri tumori.
Sul wi-fi non puoi sgarare più di tanto perchè gli apparati hanno dei valori massimi definiti e non puoi aumentarli a tuo piacimento per cui a meno che non te le metti sulla testa non dovrebbero far danni e il wireless N anche se non trasmette a massima potenza sfruttando i rimbalzi sulle pareti riesce a coprire aree maggiori.
I dect nuovi che sono ecodect hanno una tecnologia tipo il cellulare per cui la potenza trasmissiva si adatta in base a quanto sei lontano dalla base per cui se sei vicino non trasmette alla massima potenza.
La tecnologia si sta muovendo per ridurre le potenze e questo credo sia dovuto oltre che per risparmiare energia anche per ridurre le emissioni che sono sicuramente dannose soprattutto sul lungo periodo.
Certo mi fanno ridere quelli che si lamentano delle antenne gsm e poi dicono che non hanno campo per parlare al cellulare, se vuoi telefonare pure nella tromba dell' ascensore non ti lamentare poi.
Rispondi
il vero problema è dato da coloro i quali pensano sempre che cio' che non si vede
non faccia male,
be' vorrei vederti se non ci fosse l'atmosfera che ti protegge
come verresti brasato dalle microonde
potrei ridere una settimana !!
così dette persone la smetterebbero col pensare che una cosa non fa male se non si vede
queste sono le stesse persone che usano i Mac e gli iPhone
gente cerebrolesa per la quale l'importante è stare comodi sui propri
divani a fare i propri porci comodi e poi forse si pensa al resto..
bisogna essere consapevoli e capire la tecnologia, anzichè lodarla
o paracularla solo perchè ti fà chattare con il primo altro cerebroleso
che ti fa incontrare,
perchè siete talmente ignoranti che pensate sempre e solo alle cose che vedete,
le tacche della rete del cellulare o le tacche del wifi,
pensando che da lì arrivi il male,
senza sapere che le cose per funzionare necessitano di due posizioni :
il trasmittente e il ricevente,
e in questo campo, il trasmittente e il ricente si alternano di continuo,
cio' vuol dire non solo che NON E' SOLAMENTE IL ROUTER O L'ANTENNA CHE GENERA LA CONNESSIONE AL WIFI
ad essere nociva, MA ANCHE E SOPRATTUTTO L'ANTENNA DEL VOSTRO APPARATO CELLULARE - TABLET O ALTRO
che emette il segnale wifi o di connessione,
perchè affinchè si manifesti una comunicazione di dati vi deve esistere una bidirezionalità
delle emissioni della frequenza con cui vi connettete,
NON E' CHE L'ANTENNA DELLE TELEFONIA emette le onde e poi vostro il cellulare gli risponde
ed invia il vostro segnale audio (la vostra voce e le vostre parole)
tramite una magia sub-spaziale...
NON E' CHE L'ANTENNA DEL VOSTRO ROUTER emette le onde e poi la connessione dalla quale partono le vostre richieste
di navigazione tramite browser o altro arrivano ai server (es. google ) passando attraverso la bacchetta magica di superpippo e paperino passando dal tunnel di paperopoli..
solo i cerebrolesi di cui il mondo è pieno credono che cio' che vedono (le tacchette delle rete) sia la sola fonte divina di comprensione...!!
bisogna studiarle le cose e soprattutto riflettere,
i vostri cellulari , i tablet , portatili e tutto cio che si connette senza fili,
stabilisce una connessione BIDIREZIONALE con le antenne alle quali sono connessi
e il danno viene percio' emanato soprattutto dagli apparati che sono a voi vicini, appunto i cellulari tablet portatili,
soprattutto per le richieste inviate a sorgenti con tacche basse, i quali sforzano l'antenna interna a tirar fuori il meglio di se'
a sparare radiazioni a manetta, per chissà quanto tempo durante la giornata,
voi mettete il router lontano e il vostro cellulare vi spara fuori radiazioni ancora piu' forti,
voi mettete il router vicino e vi beccati invece le radiazione del router per tutto cio' di cui fate il download ( piu' l'upload del vostro cellulare)
percio' come vedete ne avete di ogni, e pensate che vi faccia bene...?
io suggerirei questo,
a tutti i cerebrolesi del mondo (e ce ne sono perlomeno una grande vagonata) comprate due cellulari,
uno lo configurate come router wifi e ve lo infilate nel c.u.l.o e con l'altro navigate,
in questo modo potrete testare effettivamente il vero danno che arrecano,
con il vantaggio aggiuntivo di poter liberare il pianete dalla vostra immonda stupidità e ignoranza
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